Un grave episodio di violenza ha scosso il mondo del calcio giovanile in Puglia, dove un giovane arbitro di soli 15 anni è stato aggredito da un calciatore avversario durante una partita del campionato Under 16. La vicenda, che ha avuto luogo sabato scorso allo stadio Teresa Miani di Ginosa, ha suscitato forte indignazione e richieste di responsabilità da parte di istituzioni e associazioni sportive.
Giovane arbitro aggredito durante Ginosa-Hellas Laterza
La partita tra ASD Ginosa Calcio e Hellas Laterza, terminata con la vittoria del Ginosa per 3-0, è stata teatro di un episodio di violenza senza precedenti. Secondo quanto ricostruito dalla società Ginosa, l’aggressione è scaturita a seguito dell’espulsione di un giocatore del Laterza, avvenuta sul risultato di 2-0 per i padroni di casa. Il calciatore espulso ha manifestato proteste accese contro la decisione arbitrale e, a fine partita, nel tunnel che conduce agli spogliatoi, un altro tesserato del Laterza ha colpito il giovane direttore di gara con calci e pugni.
La società Ginosa ha immediatamente prestato soccorso all’arbitro e il padre del ragazzo, presente sugli spalti, ha accompagnato il figlio in ospedale per le cure necessarie. Nel comunicato ufficiale, la società ha condannato fermamente il gesto e ha espresso fiducia nel fatto che l’Hellas Laterza prenderà le dovute responsabilità.
Reazioni e appello all’assunzione di responsabilità
Il sindaco di Ginosa, Vito Parisi, ha sottolineato la gravità dell’episodio che coinvolge giovani di 15 e 16 anni, evidenziando come la responsabilità vera ricada sugli adulti chiamati a guidare i processi educativi e sportivi. Parisi ha difeso l’operato della società sportiva locale, respingendo tentativi di generalizzare la condanna all’intera comunità, e ha rivolto un appello affinché la dirigenza dell’Hellas Laterza si assuma le proprie responsabilità.
L’Associazione Italiana Arbitri (AIA) ha espresso profonda indignazione definendo l’aggressione “una vera umiliazione per il calcio italiano”. In una nota, l’AIA ha denunciato questo ennesimo episodio di violenza ai danni di un giovane arbitro, evidenziando come la violenza continui a colpire chi è impegnato a far rispettare le regole. Il presidente Antonio Zappi ha invitato istituzioni, società sportive e famiglie a intervenire con decisione e tempestività per prevenire ulteriori episodi, ribadendo che il silenzio equivale a complicità.
L’AIA ha inoltre manifestato la volontà di adottare azioni concrete nei prossimi giorni per contrastare questa deriva, ricordando che le sanzioni penali previste finora non sono sufficienti a garantire la sicurezza dei giovani arbitri.
L’episodio si inserisce in un contesto più ampio di crescente attenzione verso la tutela dei dirigenti sportivi e dei giovani protagonisti dello sport, con una crescente richiesta di interventi strutturali e culturali per arginare la violenza negli ambienti sportivi giovanili in Puglia e in tutta Italia.
