Udine, 15 ottobre 2025 – Durante le manifestazioni di ieri a Udine contro la partita di calcio Italia-Israele, la giornalista di RaiNews Elisa Dossi è stata ferita da un sasso lanciato da una frangia violenta dei manifestanti. L’episodio ha suscitato reazioni di solidarietà da parte delle istituzioni e dell’Ordine dei giornalisti, sottolineando la gravità dell’aggressione e l’importanza della tutela del diritto all’informazione.
L’aggressione a Udine e la testimonianza di Elisa Dossi
Elisa Dossi ha raccontato di essere stata colpita da un sasso di 10-15 centimetri alla gamba mentre si trovava sul posto per documentare il corteo, che fino a quel momento si era svolto in modo pacifico. La giornalista ha spiegato all’ANSA: “Sto bene, ho un ematoma grosso alla gamba, ma fortunatamente nulla di rotto. Rispetto ai colleghi che sono stati colpiti in faccia e sulla tempia, mi è andata anche bene”.
Durante gli scontri, anche un collega video reporter di Local Team, Davide Albini Bevilacqua, ha riportato una ferita allo zigomo, mentre un carabiniere è stato raggiunto alla tempia da un sasso. La situazione è degenerata in una sassaiola con petardi e fumogeni, che ha costretto anche la polizia a intervenire con l’idrante. La giornalista ha raccontato che lei e il suo operatore si sono spostati dietro alle forze dell’ordine per cercare riparo, e successivamente è stata accompagnata in Pronto soccorso.
Le reazioni istituzionali e la solidarietà al lavoro dei giornalisti
Il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, ha espresso la sua solidarietà personale e quella dell’Amministrazione comunale a Elisa Dossi, definendo l’episodio “un fatto gravissimo”. Ianeselli ha evidenziato che la violenza contro i giornalisti è particolarmente grave perché “colpisce anche il nostro diritto a essere informati sancito dalla Costituzione”. Ha inoltre sottolineato come una minoranza violenta abbia rovinato una manifestazione che si era svolta pacificamente per gran parte del pomeriggio.

Il sindaco ha ricordato che il corteo vedeva la partecipazione di circa diecimila persone che contestavano la partita, considerata inopportuna a causa della situazione in corso a Gaza. Ha anche fatto riferimento al collega della Reuters, ferito in modo grave, e alla presenza del sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, tra i partecipanti al corteo.
In una nota, il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti ha espresso solidarietà a Elisa Dossi e a Davide Albini Bevilacqua, condannando fermamente la violenza in piazza e definendo l’attacco ai giornalisti un attacco alla libertà di stampa, diritto fondamentale della democrazia. La nota sottolinea che “vale nel zone di guerra, vale nelle nostre strade”, richiamando l’importanza del lavoro degli operatori dell’informazione.
Franco Ianeselli ha concluso il suo intervento ribadendo il valore del giornalismo in un’epoca in cui abbondano le fake news e la disinformazione, auspicando un rapido ritorno sul campo per Dossi e per il collega della Reuters, affinché possano continuare a documentare gli avvenimenti con la professionalità che contraddistingue il loro lavoro.






