La malattia mai resa pubblica
Giorgio Armani, morto il 4 settembre, nel 2009 si era ammalato di epatite causata da integratori assunti prima della palestra. Solo mesi dopo lo stilista aveva reso noto il problema, con un comunicato che parlava di “epatite da intossicazione”. Nonostante le voci sulla sua salute, Armani aveva precisato che il lavoro e l’impegno creativo non si erano mai fermati.
L’abitudine in palestra e lo stop del medico
A 75 anni, Armani aveva raccontato al Wall Street Journal di bere ogni mattina un bicchierino di drink energetici prima dell’allenamento. Il suo medico gli ordinò di interrompere subito, definendo quelle sostanze “spazzatura pericolosa”. Armani non rivelò mai con precisione di cosa si trattasse.

Cosa dice il gastroenterologo
«Gli integratori non sono tutti uguali, ma molti prodotti non tracciati possono essere tossici per il fegato», spiega il dott. Stefano Fagiuoli, direttore della Gastroenterologia dell’Ospedale di Bergamo. Tra le sostanze più a rischio: alcaloidi pirrolizidinici, estratti per dimagrire (come tè verde o Garcinia Cambogia), efedra, kava-kava, curcumina e prodotti contenenti Jin bu huan.
Sintomi da non sottovalutare
L’intossicazione epatica può manifestarsi con calo dell’appetito, nausea, perdita di peso, febbre e dolori addominali. Nei casi gravi compaiono prurito, ittero, urine scure e feci chiare.
Prevenzione e rischi
Gli esperti consigliano di assumere integratori solo sotto controllo medico e da fonti certificate. L’evoluzione può essere imprevedibile e, in pochi casi, persino letale. In presenza di sospetti, la sospensione immediata e il contatto con un centro epatologico specializzato sono fondamentali.






