Milano, 15 ottobre 2025 – Si è conclusa questa mattina l’udienza tecnica presso il Tribunale di Milano relativa al caso della Gintoneria, noto locale milanese al centro di un’indagine giudiziaria. Al termine dell’incontro con la Giudice, l’avvocato Liborio Cataliotti, legale di Stefania Nobile e dell’ex compagno Davide Lacerenza, ha fornito aggiornamenti sulle prossime fasi del procedimento e sul destino delle bottiglie sequestrate all’interno del locale.
Udienza tecnica e tempi per la decisione

L’avvocato Cataliotti ha sottolineato come l’udienza odierna sia stata di natura tecnica e che per giungere a una decisione definitiva sarà necessario attendere ancora circa una settimana. Un passaggio chiave del confronto è stato quello riguardante la possibile vendita delle bottiglie confiscate, pezzi di altissimo valore economico, che rappresentano un elemento centrale nelle controversie legali che coinvolgono la Gintoneria.
Consenso alla confisca e alla vendita delle bottiglie
Sul tema del destino delle bottiglie sequestrate, l’avvocato ha dichiarato: “Lacerenza ha dato il consenso alla confisca ed evidentemente anche alla vendita. Resta da definire come e con quali modalità avverrà la vendita, ma non sarà di nostra competenza.” Cataliotti ha aggiunto che la difesa è convinta, basandosi su prove raccolte, che il valore delle bottiglie sarà molto superiore a quello stimato come profitto derivante dai reati contestati.
Il profilo di Stefania Nobile e il contesto giudiziario
Stefania Nobile, nota imprenditrice e personaggio televisivo, è una figura controversa nel panorama italiano. Figlia della celebre televenditrice Wanna Marchi, Nobile ha una lunga storia di vicende giudiziarie alle spalle, tra cui condanne per associazione a delinquere, truffa e bancarotta fraudolenta. Negli ultimi anni ha intrapreso attività nel settore della ristorazione insieme a Davide Lacerenza, coinvolto anch’egli nell’inchiesta sulla Gintoneria.
Nel marzo 2025 Nobile e Lacerenza sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza con accuse che includono autoriciclaggio, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, oltre a detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti proprio nel loro locale milanese. Il procedimento giudiziario è ancora in corso e le decisioni riguardanti i beni sequestrati, come le bottiglie di pregio, rappresentano un passaggio cruciale per la definizione del caso.
Fonte: Alessia Arrigo - Caso Gintoneria, legale Lacerenza: "Consenso per la confisca e la vendita delle bottiglie"






