Terni, 20 ottobre 2025 – La decisione di Filippo Turetta di rinunciare all’appello contro la condanna all’ergastolo per l’omicidio di Giulia Cecchettin ha suscitato sorpresa e riflessioni profonde, soprattutto da parte della famiglia della vittima. A commentare la scelta è stato Gino Cecchettin, padre di Giulia, che ha espresso il proprio sentimento a margine di un incontro con gli studenti a Terni.
Cecchettin commenta la rinuncia all’appello di Turetta
Filippo Turetta, 25enne di Torreglia (Padova), condannato in primo grado all’ergastolo per il femminicidio della sua ex fidanzata Giulia Cecchettin, ha formalizzato la rinuncia all’appello con una lettera inviata alla Corte d’Assise di Venezia, alla Procura generale e alla Corte d’Appello. Nella missiva, Turetta parla di un “sincero pentimento” per l’atroce delitto consumato l’11 novembre 2023, quando uccise Giulia con 75 coltellate nella zona industriale di Fossò (Venezia).
La decisione è stata definita da Gino Cecchettin “una scelta che sul piano tecnico può sembrare autolesionistica”, ma lasciata aperta alla speranza che si tratti di un percorso di autentico pentimento. Tuttavia, il processo d’appello si svolgerà comunque, almeno per le questioni sollevate dalla Procura di Venezia riguardo al mancato riconoscimento delle aggravanti di crudeltà e stalking, fissato per il 14 novembre prossimo.
Il dolore e la reazione del padre di Giulia
Nel corso dell’incontro con gli studenti, promosso dal Comitato pari opportunità dell’Ordine degli avvocati di Terni e dal Comune, Gino Cecchettin ha ricordato che “la giustizia è un punto di riferimento, ma non deve essere l’unico appiglio quando si è coinvolti in fatti del genere. Ciascuno di noi può fare tanto e impegnarsi in prima persona per far sì che queste cose non accadano più.”
Sulla vicenda, l’avvocato Stefano Tigani, che assiste la famiglia Cecchettin, ha commentato che la rinuncia di Turetta è una scelta processuale legittima ma che resta da capire quali saranno le prossime mosse della Procura e se il processo potrà proseguire sul punto delle aggravanti contestate. Nel frattempo, si attende con attenzione l’udienza di appello per valutare l’evoluzione di una vicenda che ha segnato profondamente la comunità e ha acceso il dibattito sulla prevenzione della violenza di genere in Italia.
Per approfondire: Turetta rinuncia all’appello: “Mi assumo ogni responsabilità, sono pentito ogni giorno”






