GENOVA, 4 MAGGIO – Domenica 4 maggio una parata di circa trentacinque neofascisti di CasaPound si è svolta in piazza della Vittoria per commemorare Ugo Venturini, un operaio edile morto nel 1970. Le forze dell’ordine hanno blindato la zona di Brignole, mentre il presidio di Genova Antifascista ha contestato l’evento. La Coalizione progressista ha espresso indignazione, sottolineando l’inaccettabilità della manifestazione fascista in una città che ha ricevuto una medaglia d’oro per la Resistenza
Una trentina di militanti di CasaPound ha sfilato nella mattina di oggi, domenica 4 maggio, in piazza della Vittoria a Genova per rendere omaggio a Ugo Venturini, un operaio edile tragicamente scomparso nel 1970. Venturini perse la vita mentre svolgeva servizio d’ordine durante un comizio di Giorgio Almirante, leader del Movimento Sociale Italiano. Questo evento ha suscitato un forte dibattito, non solo per la sua natura, ma anche per il contesto in cui si è svolto, in una città storicamente caratterizzata da un forte antifascismo.
La manifestazione e le forze dell’ordine
Verso le 10.30, le forze dell’ordine hanno presidiato la zona di Brignole per evitare conflitti con i membri di Genova Antifascista, un gruppo che si è opposto alla manifestazione. I partecipanti di CasaPound, dopo essersi radunati sotto l’arco di piazza della Vittoria, si sono diretti verso i giardini dove è collocata una targa commemorativa dedicata a Venturini. Qui hanno posato una corona d’alloro e hanno eseguito il saluto romano, accompagnato da un forte “presente!” in memoria del loro compagno caduto.
La contestazione da parte di Genova Antifascista
L’evento è stato contestato con veemenza da Genova Antifascista, che ha risposto con urla e fischi, evidenziando l’incongruenza di consentire una simile parata in una città insignita della medaglia d’oro della Resistenza. La Coalizione progressista ha rilasciato una nota in cui sottolinea l’inaccettabilità della manifestazione, chiedendo alle istituzioni di intervenire e di rispettare le delibere comunali che vietano l’uso di spazi pubblici a realtà che richiamano l’ideologia fascista.
Riflessioni sulla memoria storica
La militarizzazione del centro città ha sollevato interrogativi sulla capacità delle autorità di garantire il rispetto della Costituzione, soprattutto in un momento in cui la memoria storica della Resistenza è celebrata da moltitudini. L’evento di oggi, avvenuto a pochi giorni dalle celebrazioni per la Liberazione, è stato percepito come una provocazione, evidenziando tensioni profonde che persistono nella società italiana contemporanea.






