Genova, 26 ottobre 2025 – Un episodio di violenza ha scosso la comunità studentesca del liceo Leonardo Da Vinci di Genova nella notte scorsa, quando alcune decine di giovani incappucciati, armati di tubi e bastoni, hanno fatto irruzione nella scuola occupata dagli studenti. Fortunatamente non si sono registrati feriti, ma i danni materiali e simbolici sono stati significativi: i locali sono stati vandalizzati e i muri imbrattati con svastiche. Le forze dell’ordine hanno avviato indagini a 360 gradi per chiarire le motivazioni e i responsabili del blitz.
La reazione degli studenti del liceo e della città
In risposta all’aggressione, il collettivo studentesco Leodavinci ha lanciato un appello pubblico sui social invitando la cittadinanza, le istituzioni e le famiglie a unirsi per riparare i danni: “La nostra è una risposta pacifica, determinata e collettiva, ripariamo ciò che è andato distrutto perché per noi la scuola è un luogo da difendere e non da assaltare”. Gli studenti si sono dati appuntamento nel pomeriggio davanti alla sede del liceo, in via Arecco, che però è rimasta chiusa per motivi di sicurezza.
Sul posto è intervenuta anche la sindaca di Genova, Silvia Salis, insieme al dirigente scolastico Riccardo Brugia, che hanno espresso apprezzamento per l’impegno dei ragazzi. “Non possiamo accettare la vostra offerta ma ne siamo comunque onorati – ha detto la sindaca al megafono – siete magici e vi meritate che questa città e questa politica vi dedichino attenzione. La scuola è il luogo della cultura e della libertà”.
Solidarietà e presidi antifascisti a Genova
La solidarietà verso gli studenti del liceo Leonardo Da Vinci di Genova è arrivata da molteplici fronti: altri collettivi studenteschi, partiti politici, sindacati e associazioni come Music For Peace hanno espresso sostegno. Inoltre, il movimento Genova Antifascista ha convocato un presidio in piazza Alimonda alle 17.30, a pochi metri dalla sede di Casapound, con lo slogan “Perché nessun atto squadrista resti senza risposta”.
Le indagini della polizia, tuttavia, sembrano orientarsi verso una matrice complessa che potrebbe coinvolgere elementi di disagio giovanile e microcriminalità, oltre a componenti politiche. In questo contesto, la Rete degli studenti medi ha programmato un presidio davanti al liceo per lunedì mattina alle ore 9, sottolineando l’impegno della comunità studentesca nel difendere la propria scuola e i valori democratici.
L’episodio ha acceso un dibattito sulla sicurezza degli istituti scolastici e sulla necessità di risposte condivise per contrastare atti di violenza e intolleranza all’interno degli ambienti educativi genovesi.





