Genova, 18 agosto 2025 – Un uomo di 47 anni di origini albanesi è morto a Sant’Olcese, sulle alture di Genova, dopo essere stato colpito da una scarica del taser in dotazione all’Arma dei Carabinieri. La tragedia, avvenuta nella serata di domenica, ha scosso la comunità locale e ha dato avvio a un’indagine per chiarire le dinamiche dell’accaduto.
Genova, muore colpito dal taser: l’accaduto
Secondo la ricostruzione fornita dai vicini, la situazione è degenerata dopo che l’uomo, in evidente stato di agitazione e probabilmente alterato dall’alcol, ha iniziato a minacciare i presenti. I residenti hanno dapprima chiamato il 118 per un intervento sanitario; tuttavia, il soggetto ha aggredito anche il personale medico, costringendo i vicini a richiedere l’intervento dei carabinieri. Sul posto sono arrivate due pattuglie, che hanno trovato l’uomo in stato di forte agitazione in strada, nel quartiere di Manesseno, frazione di Sant’Olcese.
Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha aggredito anche i militari, provocando ferite a entrambi gli operatori, che sono stati successivamente medicati in ospedale. Per immobilizzarlo è stato utilizzato il taser: il primo colpo ha raggiunto di striscio sia l’uomo che un carabiniere, mentre il secondo non ha avuto effetto. Successivamente, un secondo militare ha sparato un ulteriore colpo che ha colpito il 47enne. Purtroppo, all’arrivo del personale sanitario, non è stato possibile fare altro che constatare il decesso.
Indagini in corso e ipotesi di causa
La Procura di Genova, con la pm Paola Calleri, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e ha disposto l’autopsia per accertare le cause precise della morte. Le prime ipotesi indicano che i colpi di taser potrebbero aver provocato un arresto cardiaco. Le indagini sono affidate all’aliquota dei carabinieri di Palazzo di Giustizia, che stanno acquisendo testimonianze e analizzando le circostanze dell’intervento.
Il caso di Olbia
Un altro episodio drammatico ha riacceso il dibattito sull’uso del taser in Italia. Sabato scorso, Gianpaolo Demartis, un uomo di 57 anni di Sassari, è stato fermato a Olbia da una pattuglia dei Carabinieri con l’impiego di uno strumento elettrico che ha provocato il suo decesso durante il trasporto in ambulanza verso l’ospedale. La vicenda ha aperto un’inchiesta da parte della procura di Tempio Pausania e sollevato critiche sulla legittimità e sicurezza di questo tipo di intervento.





