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Gemelle ritrovano la madre dopo 46 anni: sottratte nel Cile di Pinochet

Dopo una lunga battaglia legale e grazie ai test del DNA, le sorelle adottate in Italia si sono riunite alla madre biologica con il sostegno di ONG e istituzioni cilene

by Marco Andreoli
17 Settembre 2025
Gemelle ritrovano la madre dopo 46 anni

Adelia, Maria Beatriz e la madre/ Patagual Radio Digital

Cile, 17 settembre 2025 – Dopo 46 anni di attesa, due gemelle adottate illegalmente durante la dittatura di Augusto Pinochet in Cile hanno finalmente riabbracciato la loro madre biologica. La vicenda, che ha avuto un epilogo commovente all’aeroporto Carriel Sur nella regione del Biobío, rappresenta una tra le tante storie dolorose legate alle adozioni forzate nel Cile degli anni Settanta.

La storia di Adelia e Maria Beatriz: la separazione e la ricerca

Nel 1979, le neonate gemelle Adelia e Maria Beatriz furono sottratte alla madre, María Veronica Soto Toro, nel contesto del regime militare di Pinochet. La motivazione ufficiale fu una presunta inappetenza delle bambine, ma si trattò di un pretesto per portarle via illegalmente e affidarle a una famiglia italiana. María, allora giovane madre single, non perse mai la speranza di ritrovarle e iniziò una lunga battaglia legale e personale, rivolgendosi a tribunali, ambasciate e organizzazioni come «Figli e Madri del Silenzio».

L’incontro definitivo è stato possibile grazie alle moderne tecniche di analisi del DNA e alle piattaforme di genealogia genetica come MyHeritage. Adelia, residente a Lesmo in Brianza, ha scoperto le sue origini biologiche attraverso un test salivare effettuato dal figlio Alessandro. Il risultato ha confermato l’identità della madre, permettendo il contatto dopo quasi mezzo secolo.

Il ricongiungimento e il sostegno della comunità

Il momento dell’abbraccio, trasmesso dalle emittenti locali cilene, ha emozionato migliaia di persone. María Soto ha raccontato: «È come dare alla luce di nuovo le mie figlie, come adulte, come madri, come mogli. Dio mi ha ascoltata». La donna ha inoltre esortato le altre madri ancora alla ricerca dei figli sottratti a non arrendersi: «Ora ci sono più possibilità».

Il ricongiungimento è stato favorito anche dall’intervento del sindaco di Hualpén, Miguel Rivera, che ha finanziato il viaggio delle gemelle dall’Italia al Cile, e dal supporto di ONG come Nos Buscamos, che incoraggiano l’uso dei test genetici per ritrovare familiari scomparsi.

Adelia e Maria Beatriz hanno trascorso le settimane successive in Cile, riconnettendosi con la madre e ampliando la loro famiglia, scoprendo altri fratelli in Sudamerica. Questo caso rappresenta un esempio di speranza per le migliaia di famiglie separate dalle politiche di Pinochet, una pagina ancora aperta nella storia cilena e internazionale.

Tags: Cile

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