Garlasco, 22 luglio 2025 – Si terrà domani al Tribunale di Pavia l’udienza per il conferimento dell’incarico al perito dattiloscopico nell’ambito del nuovo filone di indagine sul delitto di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco (Pavia). La decisione, presa dal giudice per le indagini preliminari Daniela Garlaschelli, riguarda le nuove analisi su alcuni reperti chiave, tra cui confezioni di tè, cereali, yogurt e fogli di acetato con tracce papillari repertate all’epoca.
Delitto di Garlasco, attesi nuovi accertamenti dattiloscopici e biologici
L’udienza di domani sarà dedicata alla nomina ufficiale del perito dattiloscopico, che lavorerà insieme alla genetista Denise Albani, già incaricata degli accertamenti genetici su materiale biologico ritrovato sotto le unghie della vittima. Questi nuovi esami si rendono necessari dopo la forte opposizione della difesa di Andrea Sempio, l’unico indagato per omicidio in concorso nel nuovo filone investigativo, che ha finora impedito l’effettuazione di test dattiloscopici durante l’incidente probatorio in corso a Milano.
Le tracce genetiche presenti sotto le unghie di Chiara Poggi, oggetto di controversie, sono state considerate compatibili con il DNA di Sempio da alcuni esperti, mentre la famiglia Poggi e i loro legali hanno espresso forti critiche sulla gestione delle prove e sulle affermazioni della Procura di Pavia. Nel frattempo, la Procura ha escluso la possibilità di contaminazione recente del DNA rinvenuto, confermando la serietà delle analisi in corso.
La distruzione di una traccia chiave e le polemiche sulla nomina dei periti
Nel contempo, è emerso che la cosiddetta “Traccia 33”, attribuita ad Andrea Sempio e rinvenuta sulla parete delle scale della villetta di Garlasco dove fu trovato il corpo di Chiara Poggi, sarebbe stata distrutta in passato, essendo stata interamente utilizzata e quindi non più disponibile per accertamenti biologici. Questa circostanza ha suscitato ulteriori perplessità tra gli inquirenti.
La nomina del genetista per le analisi ha inoltre provocato una richiesta di ricusazione da parte della Procura, a causa di dichiarazioni ritenute pregiudicanti rese in passato dal consulente incaricato. La decisione finale sulla conferma o sostituzione del perito spetterà al giudice Garlaschelli. Intanto, Andrea Sempio, assistito dagli avvocati Massimo Lovati e Angela Taccia, si è mostrato “tranquillo” e disponibile alle indagini, mentre la Procura prosegue le verifiche anche su telefonate sospette e altri elementi raccolti dopo quasi diciotto anni dall’omicidio.






