Pavia, 10 ottobre 2025 – Il caso di Garlasco continua a tenere alta l’attenzione mediatica e giudiziaria, con nuovi sviluppi che coinvolgono figure chiave dell’inchiesta sul delitto di Chiara Poggi. Le recenti rivelazioni sugli appunti del 2017 relativi ad Andrea Sempio, le controversie intorno all’operato del suo avvocato Massimo Lovati e il ruolo della procura di Pavia aprono scenari complessi in un dossier che da anni suscita dibattiti e polemiche.
Garlasco, gli appunti del 2017 e le implicazioni sul Dna di Andrea Sempio
Nel corso delle ultime settimane, sono stati analizzati appunti rinvenuti nell’agenda della famiglia Sempio, che contengono riferimenti a presunte tangenti indirizzate all’allora procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti. In particolare, un passaggio datato “4 febbraio 2016” – ritenuto in realtà riferito al 2017 – evidenzia una annotazione cruciale: “Se archivia l’indagine dovrebbe mettere il nome del soggetto sulla archiviazione (Sempio Andrea, ndr), così non può essere indagato per lo stesso motivo il Dna“.
Questa annotazione è interpretata dagli investigatori sul delitto di Garlasco come una possibile “garanzia di blindatura” rispetto a un accordo, che potrebbe aver influito sulla gestione delle prove genetiche a carico di Sempio. Gli inquirenti della Guardia di Finanza e dei Carabinieri di Milano stanno valutando con attenzione questi elementi insieme al materiale sequestrato, nell’ambito di un’indagine che coinvolge anche due carabinieri, non indagati, ma sottoposti a indagini per presunte omissioni.
Massimo Lovati e le tensioni con la Procura di Pavia
Al centro delle polemiche c’è il legale di Andrea Sempio, l’avvocato Massimo Lovati, noto per dichiarazioni controverse e per un’intervista rilasciata a Fabrizio Corona nella trasmissione Falsissimo, dove ha insinuato che la riapertura delle indagini sia stata voluta non dalla difesa di Alberto Stasi, ma dal procuratore aggiunto Stefano Civardi, definito con toni pesanti e associato all’Opus Dei.
La Procura di Pavia, con un comunicato ufficiale, ha respinto categoricamente tali affermazioni, sottolineando che le nuove indagini sul delitto di Garlasco sono nate da una consulenza genetica depositata nel 2023 dalla difesa di Stasi e che Civardi è stato assegnato al procedimento solo nel febbraio 2024, quindi dopo l’avvio dell’inchiesta. Lovati, da parte sua, ha cercato di giustificare le sue dichiarazioni attribuendole a un episodio di eccessivo consumo di alcol durante l’intervista, accusando Corona di aver manipolato le sue parole.
Oltre a ciò, Lovati è indagato per diffamazione dall’autorità giudiziaria di Milano per aver accusato lo studio legale Giarda – che difese Stasi all’epoca – di aver orchestrato una «macchinazione» contro Sempio. Gli avvocati Giarda hanno definito tali accuse “gravissime” e lesive della loro reputazione professionale.






