Roma, 16 giugno 2025 – Il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura (Csm), Fabio Pinelli, ha espresso un invito alla prudenza e al silenzio mediatico sulla vicenda del delitto di Garlasco, nel corso di un’intervista rilasciata a Sky TG24. La complessa e controversa indagine sul caso, ancora oggetto di attenzione giudiziaria e mediatica a quasi vent’anni dall’omicidio di Chiara Poggi, continua a suscitare dibattiti e commenti. Pinelli, però, ha sottolineato la necessità di un atteggiamento più rispettoso verso le vittime e gli indagati, auspicando un momento di sospensione del giudizio pubblico.
L’appello al silenzio sul delitto di Garlasco
Il vicepresidente del Csm ha dichiarato: “Non mi iscrivo alle persone che intendono commentare la vicenda di Garlasco. Dovremmo tutti pensare a un passo indietro rispetto a questa vicenda”. Secondo Pinelli, sarebbe opportuno mettere in atto un periodo di silenzio per consentire ai magistrati di svolgere gli approfondimenti necessari senza la pressione mediatica e gli interventi continui di avvocati e consulenti. Questo atteggiamento, ha aggiunto, sarebbe più rispettoso sia per la vittima che per gli indagati.
Pinelli ha inoltre ribadito l’importanza della fiducia nella magistratura, precisando che “il magistrato non lavora mai per il consenso ma è importante il riconoscimento che ha la figura magistrato nella società civile”. La sua funzione, ha concluso, si basa esclusivamente su lavoro, dedizione e capacità di resistere alle pressioni esterne.
Il profilo di Fabio Pinelli e il contesto del Csm
Fabio Pinelli, eletto vicepresidente del Csm nel gennaio 2023 dopo una complessa votazione, è un avvocato penalista noto anche per aver assistito figure di rilievo politico e istituzionale, tra cui il governatore del Veneto Luca Zaia. Laureato in giurisprudenza all’Università degli Studi di Milano e docente di diritto penale presso Ca’ Foscari di Venezia, Pinelli è riconosciuto per la sua indipendenza e super partes, pur essendo indicato come laico di area Lega.
Il Csm, organo di garanzia dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura, vive attualmente un momento di forte attenzione da parte dell’opinione pubblica, anche a causa di casi delicati come quello di Garlasco. L’appello di Pinelli si inserisce dunque in un contesto in cui la fiducia nelle istituzioni giudiziarie è fondamentale per la tutela dei diritti e la credibilità del sistema giudiziario italiano.