Garlasco, il padre di Andrea Sempio rompe il silenzio e difende il figlio dalle accuse: ecco cosa ha raccontato
Garlasco (Pavia), 9 luglio 2025 – Il caso di Garlasco continua a riempire le pagine di cronaca del nostro paese, a quasi 20 anni di distanza. Oggi, a far parlare, ci sono le parole di Giuseppe Sempio, padre di Andrea Sempio, indagato nell’ambito del delitto di Garlasco, l’omicidio di Chiara Poggi avvenuto il 13 agosto 2007. In una recente intervista, Giuseppe ha voluto chiarire la posizione del figlio, difendendolo con fermezza e raccontando dettagli finora poco noti.
La testimonianza del padre di Andrea Sempio
Giuseppe Sempio, 72 anni, ricorda con dolore quel tragico giorno di agosto: “Andrea non ha ucciso Chiara Poggi”, afferma con decisione. Descrive un alibi che fino ad ora non era stato completamente approfondito: quel mattino Andrea era con lui a casa, e in seguito uscì per andare in libreria a Vigevano, anche se la Feltrinelli era chiusa per la festività locale. La famiglia conserva uno scontrino del parcheggio come prova tangibile della sua presenza in città, un elemento che potrebbe confermare la sua versione dei fatti.
La madre di Andrea, Daniela, evita di esporsi pubblicamente ma non nasconde il peso di una vita segnata dall’accusa: “Mio figlio è innocente al mille per mille”, racconta con amarezza, sottolineando come il sospetto sociale abbia segnato profondamente la loro esistenza quotidiana.
Nuove indagini e tecnologie al lavoro sulla scena del crimine
Parallelamente alla difesa di Andrea, proseguono le attività investigative sulla scena del delitto di via Giovanni Pascoli. Recentemente, i carabinieri del RIS hanno impiegato tecnologie avanzate quali laser, scanner 3D e droni per ricostruire con precisione la villetta dove fu ritrovata Chiara Poggi. Questo lavoro consente di mappare ogni traccia ematica e impronta digitale, tra cui la cosiddetta “papillare 33” attribuita proprio ad Andrea Sempio. La Bloodstain Pattern Analysis e la modellazione tridimensionale potrebbero fornire nuovi elementi per chiarire la dinamica dell’aggressione, avvenuta tra le 9:12 e le 13 del 13 agosto 2007, e risolvere anomalie investigative rimaste irrisolte per anni.
Il contesto giudiziario e mediatico
Il delitto di Garlasco ha visto Alberto Stasi, fidanzato di Chiara Poggi, venire condannato definitivamente nel 2015 dopo un lungo iter giudiziario basato principalmente su perizie scientifiche. Tuttavia, nonostante la sentenza, nuove indagini hanno riaperto il caso, valutando altre piste e sospetti, tra cui la posizione di Andrea Sempio.
Questo scenario complesso evidenzia le difficoltà di un’indagine resa ancora più ardua da errori iniziali nella raccolta delle prove e dalla pressione mediatica che ha influenzato l’opinione pubblica e forse anche l’esito delle indagini. La famiglia Sempio vive da allora una realtà segnata da sospetti e giudizi sommari, mentre la giustizia continua a cercare verità definitive.
Nel frattempo la comunità di Garlasco – e non solo – resta in attesa, osservando con attenzione ogni sviluppo di uno dei casi più discussi e controversi della cronaca italiana recente.






