Milano, 11 novembre 2025 – Nuova udienza fissata a Brescia per discutere il sequestro dei dispositivi informatici appartenenti a Mario Venditti, ex procuratore di Pavia, coinvolto in un’inchiesta per corruzione in atti giudiziari. Il caso, che ruota attorno a una presunta tangente per l’archiviazione di Andrea Sempio nel 2017, continua a suscitare attenzione e tensioni nel panorama giudiziario lombardo.
Nuova udienza sul sequestro dei dispositivi di Mario Venditti
La terza udienza davanti al Tribunale del Riesame di Brescia è stata fissata per venerdì 14 novembre alle 9.30. Al centro del dibattito vi è il secondo decreto di sequestro emesso dalla Procura di Brescia, volto a ottenere l’analisi approfondita di telefoni, computer, chiavette e hard disk appartenenti a Venditti, nell’ambito dell’indagine per corruzione relativa al caso Garlasco.
La difesa, rappresentata dall’avvocato Domenico Aiello, ha sollevato obiezioni sulla mancanza di indizi gravi che giustifichino perquisizioni e sequestri così estesi, contestando in particolare l’assenza di parole chiave specifiche per l’analisi dei dispositivi. Aiello ha inoltre sottolineato l’illegittimità della richiesta della Procura di estendere le analisi su un arco temporale di ben 11 anni, dal 2014 al 2025, periodo durante il quale Venditti è stato procuratore aggiunto a Pavia.

In seguito, l’avvocato ha chiesto al Gip di Brescia di limitare l’incidente probatorio a un periodo specifico e di basare l’estrazione dati esclusivamente sulle parole chiave collegate al reato contestato, come previsto dalle normative e dalla giurisprudenza della Cassazione. La decisione del Gip sarà determinante e potrebbe portare alla nomina di un perito terzo che effettuerà l’incidente probatorio alla presenza dei consulenti delle parti.
Il contesto giudiziario e le ragioni della difesa
Il cosiddetto “sistema Pavia” è al centro di una complessa rete di indagini che coinvolgono magistrati, ufficiali dei carabinieri e imprenditori, e che si intrecciano anche con il caso dell’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco. L’indagine principale riguarda proprio l’ex procuratore Venditti, accusato di aver ricevuto somme di denaro per favorire l’archiviazione del procedimento nei confronti di Andrea Sempio, amico del fratello della vittima.
L’avvocato Aiello ha definito l’indagine «un’aggressione senza precedenti» contro il suo assistito, evidenziando come la sua immagine sia stata gravemente compromessa nonostante l’assenza di prove certe. Aiello ha inoltre denunciato la pratica «inaccettabile» di effettuare ricerche generiche senza parole chiave, definendola un metodo da combattere che viola i diritti dell’indagato.
Il Tribunale del Riesame di Brescia ha già annullato in passato alcuni decreti di sequestro relativi ai dispositivi informatici di Venditti, ordinandone la restituzione, ad eccezione di due agende cartacee. Il legale ha chiesto che l’incidente probatorio venga fissato solo dopo la decisione definitiva sul terzo decreto di sequestro, attualmente in fase di riesame.
Per approfondire: Il Riesame annulla i sequestri per Venditti e Mazza nell’inchiesta sul “sistema Pavia”






