Milano, 23 maggio – L’Ordine degli avvocati di Milano richiama gli avvocati al rispetto del Codice deontologico durante le interazioni con i media e sui social. La nota è una risposta all’attenzione suscitata dall’omicidio di Garlasco e a un post provocatorio della legale di Andrea Sempio
L’Ordine degli avvocati di Milano ha recentemente lanciato un richiamo alla sobrietà e al decoro, in risposta alle dichiarazioni della legale di Andrea Sempio, Angela Taccia. Queste affermazioni sono emerse nel contesto dell’omicidio di Chiara Poggi, un caso che è tornato alla ribalta dopo anni di silenzio. Il comunicato dell’Ordine sottolinea come il Codice deontologico degli avvocati imponga un comportamento riservato e misurato, specialmente quando si interagisce con i media e i social network.
Le dichiarazioni controverse di Angela Taccia
Il riferimento specifico è al post su Instagram di Taccia, pubblicato il giorno in cui la difesa di Sempio ha contestato la nullità dell’invito a comparire da parte dei pm di Pavia. In questo post, Taccia ha utilizzato frasi come “Guerra dura senza paura”, mostrando una certa esuberanza in un momento particolarmente delicato per il suo assistito e per la famiglia della vittima. Questa situazione ha riacceso il dibattito sull’importanza della comunicazione pubblica da parte degli avvocati, soprattutto in casi di grande impatto mediatico.
La posizione dell’Ordine degli avvocati
In tale contesto, l’Ordine degli avvocati di Milano ha ribadito la necessità di mantenere il decoro della professione legale, che deve sempre essere al servizio della giustizia e del bene comune. La vicenda di Sempio è complessa e controversa, con sviluppi investigativi che continuano a emergere. Le indagini attuali stanno esaminando la compatibilità di tracce di DNA trovate sotto le unghie della vittima, compatibili con il profilo genetico di Sempio, mentre è stato escluso quello di Alberto Stasi, il precedente condannato.
Le richieste dell’Ordine degli avvocati
In una nota di legge che “ala luce della rinnovata attenzione mediatica sulla vicenda dell’omicidio di Garlasco” l’Ordine degli avvocati di Milano “intende richiamare l’attenzione sull’importanza del rispetto dei principi deontologici che regolano i rapporti tra l’avvocatura, i mezzi di informazione e i social network”. In particolare, “il nostro Codice deontologico impone all’avvocato che rilasci dichiarazioni pubbliche o interagisca con i media o utilizzi i social network l’obbligo di assumere un comportamento riservato, sobrio e misurato a tutela del decoro e della dignità dell’avvocatura. Vicende giudiziarie “complesse e dolorose – prosegue l’Ordine – richiedono da parte dell’avvocatura un atteggiamento improntato alla discrezione, al rispetto della sofferenza delle vittime, dei familiari e di tutti i soggetti coinvolti a qualsiasi titolo”. Ogni forma di “protagonismo o spettacolarizzazione mediatica risulta non solo inopportuna, ma contraria ai valori fondanti della professione forense”.