Milano, 19 giugno 2025 – Proseguono gli approfondimenti sulle tracce biologiche emerse nell’ambito delle nuove indagini sul delitto di Garlasco, l’omicidio di Chiara Poggi avvenuto nel 2007. L’avvocato Giada Bocellari, legale di Alberto Stasi, condannato a 16 anni per l’omicidio della giovane vittima, ha fornito chiarimenti in merito alla cosiddetta “traccia 10”, rinvenuta sulla porta dell’abitazione di Chiara Poggi, e sottoposta a ulteriori esami dopo le analisi iniziali.
Delitto di Garlasco, la “traccia 10” e i nuovi esami richiesti dalla difesa
Durante l’incidente probatorio svoltosi martedì in questura a Milano, Bocellari ha spiegato che è stata proprio la difesa di Stasi a richiedere esami più approfonditi su questa traccia, che inizialmente risultava priva di sangue. “Abbiamo effettuato due tamponi: uno per la caratterizzazione genetica e un altro per l’Obt test, ovvero la ricerca di sangue”, ha spiegato l’avvocato. Sebbene sulle altre impronte non si rilevasse presenza ematica, sulla “traccia 10” permangono dubbi, motivo per cui si è chiesto un ulteriore approfondimento sul tampone per la caratterizzazione genetica. La traccia è stata già esclusa come appartenente sia ad Alberto Stasi che ad Andrea Sempio, attuale indagato per il delitto di Garlasco.
La legale di Stasi sulla spazzatura: “Era già sequestrata, non capisco le opposizioni”
Nel secondo giorno dell’incidente probatorio sul delitto di Garlasco, Bocellari è intervenuta anche per chiarire la questione legata all’analisi della spazzatura ritrovata nell’abitazione di via Pascoli, elemento ritenuto rilevante nell’indagine in corso. Secondo quanto affermato dalla penalista, esiste già un verbale ufficiale di sequestro dei materiali in questione, compresi anche altri oggetti trovati nella casa della vittima e contestati dalla difesa di Andrea Sempio, unico indagato nella nuova inchiesta.
“Abbiamo già prodotto il verbale di sequestro – ha dichiarato Bocellari all’arrivo in questura –. È stato oggetto di discussione l’altro ieri”. La legale ha spiegato che l’analisi dei rifiuti avrebbe dovuto iniziare, ma che vi è stata un’opposizione da parte della difesa di Sempio per la presunta assenza agli atti del verbale. “Alla fine sono riuscita a recuperarlo, ne ho dato lettura e poi li ho prodotti. Quindi non vedo dove stia il problema, quella roba era sequestrata”.
Bocellari ha poi commentato l’atteggiamento della controparte, riconoscendo che “hanno tutto il diritto di fare tutte le opposizioni che ritengono opportune nell’interesse del loro assistito. Verranno poi valutate, le altre parti potranno fare le loro osservazioni e poi il giudice e i periti decideranno”.
Secondo la penalista, già nella precedente giornata il giudice aveva comunque autorizzato l’analisi della spazzatura anche prima del ritrovamento formale del verbale. “Vediamo se oggi si sollevano altre questioni – ha aggiunto –. Sinceramente non vedo dove sia il problema di analizzare questa spazzatura. Bisogna capire se la loro è un’eccezione prettamente giuridica, che io rispetto, però nel merito questa spazzatura c’è e non vedo perché non si debba analizzare, se ci può dare dei dati in più”.
Infine, Bocellari ha ribadito la posizione della difesa di Stasi, sottolineando che un’analisi approfondita del materiale potrebbe contribuire a fornire nuovi elementi utili per chiarire ulteriormente la posizione di Andrea Sempio. “Più dati riusciremo ad avere in questo incidente probatorio, più la procura avrà elementi per valutare in un quadro complessivo, anche con le indagini tradizionali che stanno facendo, la posizione di Andrea Sempio. Noi siamo serenissimi”.






