Milano, 12 agosto 2025 – La difesa di Alberto Stasi, condannato per l’omicidio di Chiara Poggi avvenuto a Garlasco nel 2007, ha ribadito oggi come gli errori emersi dalle prime indagini siano gravi e idonei a richiedere una revisione della condanna. I legali Giada Bocellari e Antonio De Rensis hanno commentato i risultati dei nuovi accertamenti della Procura di Pavia, che hanno evidenziato una contaminazione del Dna rinvenuto sulla garza utilizzata durante l’autopsia della vittima.
I legali di Stasi commentano le nuove evidenze sulla contaminazione del Dna
“La natura del Dna rinvenuto sulla garza andava verificata con estrema attenzione, escludendo ogni possibilità di contaminazione” hanno spiegato i difensori di Stasi. Le analisi svolte dalla Procura hanno confermato che vi sono stati errori nei rilievi del 2007, che compromettono in modo radicale le valutazioni delle prove utilizzate nel processo. Per gli avvocati, tali errori, già sommati ad altre imprecisioni emerse negli ultimi mesi, sono sufficienti per chiedere una revisione della sentenza che ha condannato Stasi.
Procedura di revisione e rilancio dell’inchiesta
Per i legali di Stasi, la nomina della dottoressa Cristina Cattaneo, esperta antropologa e medico legale di grande rilievo, conferma la serietà con cui la Procura di Pavia sta affrontando la revisione delle indagini. La squadra investigativa intende esaminare ogni aspetto di questa vicenda giudiziaria, che da quasi vent’anni continua a suscitare dibattiti e a sollevare dubbi sulla dinamica del delitto e sull’attendibilità delle prove raccolte.
Per approfondire: Garlasco, Procura: “Dna ignoto 3 sul cadavere, probabile contaminazione in autopsia”. Nuove analisi affidate a Cristina Cattaneo






