Garlasco, 25 novembre 2025 – Il procuratore generale di Brescia, Guido Rispoli, ha espresso in un’intervista al Tg1 il proprio punto di vista sulle inchieste riguardanti il caso di Garlasco, sottolineando l’importanza di accertare la verità anche a distanza di anni. “Mi sento rassicurato da una giustizia che anche tanti anni dopo tenta di capire se ci sono stati errori, se un innocente è in carcere, e non sappiamo ancora se questo sia il caso“, ha dichiarato Rispoli, manifestando il suo dissenso rispetto alle affermazioni del ministro della Giustizia Carlo Nordio, che aveva suggerito di rassegnarsi dopo anni di indagini.
Nuove indagini e perquisizioni nell’ambito del caso Garlasco
Nelle ultime settimane, la Procura di Brescia ha intensificato le attività investigative, con un focus particolare sull’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, indagato per corruzione in atti giudiziari. Le forze dell’ordine hanno effettuato perquisizioni nelle abitazioni di Venditti e di diversi membri della famiglia di Andrea Sempio, unico indagato per l’omicidio di Chiara Poggi, vittima a Garlasco nel 2007. Le indagini si concentrano su un sospetto flusso di denaro che avrebbe influenzato l’archiviazione frettolosa dell’inchiesta su Sempio, come evidenziato da un appunto trovato nella casa di quest’ultimo con la scritta “Venditti gip archivia x 20-30 euro”.
Le attività investigative hanno incluso anche accertamenti bancari che hanno rilevato movimentazioni sospette di denaro contante e assegni per decine di migliaia di euro tra i familiari di Sempio, che secondo la Procura potrebbero essere collegati a tentativi di corruzione. Il Gip di Pavia ha inoltre concesso una proroga di 70 giorni per l’incidente probatorio, con una nuova udienza fissata per il 18 dicembre.

Le reazioni e le difese degli indagati
Mario Venditti, intervistato dalla trasmissione “Quarto Grado”, ha respinto con fermezza ogni accusa, definendosi “offeso come uomo e come magistrato” e ribadendo di non aver mai ricevuto soldi o benefit. “Dalle indagini verrà fuori la verità che mi scagionerà sicuramente“, ha assicurato l’ex procuratore, confermando di rifare la stessa scelta di archiviazione su Sempio.
Anche la famiglia Sempio si è detta estranea a qualsiasi illecito, con la madre Daniela Ferrari che ha negato di aver mai dato denaro a Venditti e ha spiegato che i prelievi di contante erano destinati esclusivamente al pagamento delle spese legali. Il legale di Andrea Sempio, Angela Taccia, ha chiarito che le somme di 20-30 euro indicate nel biglietto trovato sono presumibilmente riferite a marche da bollo o spese di cancelleria, non a tangenti.
Intanto, la Procura continua a esaminare le intercettazioni e le prove raccolte, mentre il dibattito sul caso Garlasco si arricchisce di nuovi sviluppi, mantenendo alta l’attenzione sulla possibilità che un errore giudiziario possa essere stato commesso.





