Garlasco, 23 ottobre 2025 – La vicenda di Flavius Savu, il cittadino romeno arrestato dopo una lunga latitanza per estorsione ai danni dell’ex rettore del santuario della Madonna della Bozzola di Garlasco, torna a far discutere. Recenti dichiarazioni del nipote, con cui condivide la cella nel carcere di Pavia, gettano nuove ombre sul possibile collegamento tra Savu e il delitto di Chiara Poggi, la giovane uccisa nel 2007 nella stessa cittadina lombarda.
Garlasco: la paura di Savu e la fuga dalla giustizia
Flavius Savu era latitante da mesi, temendo di “fare la fine di Chiara Poggi”, come racconta il nipote Cleo Kolundra Stefanescu in una lettera inviata a un quotidiano nazionale. Condannato a cinque anni per estorsione legata a ricatti sessuali nel contesto del santuario della Bozzola, Savu si era rifugiato in Svizzera, dove è stato arrestato vicino a Zurigo e successivamente estradato in Italia. Dal 16 ottobre è detenuto a Pavia, dove ha la possibilità di confrontarsi con i magistrati sulle sue rivelazioni.
Secondo le parole del nipote, Savu avrebbe ammesso di non aver tratto alcun guadagno significativo dall’estorsione, nonostante i “soldi che girano al santuario”. In passato, durante la latitanza, Savu aveva ipotizzato un collegamento tra la morte di Chiara Poggi e un presunto giro di scandali sessuali e abusi legati al santuario della Bozzola, una pista finora definita “suggestiva” ma non supportata da prove concrete dagli inquirenti.
Il delitto di Chiara Poggi e le nuove piste investigative
Il caso di Chiara Poggi, uccisa nella villetta di famiglia a Garlasco il 13 agosto 2007, è tornato sotto i riflettori dopo la riapertura delle indagini. L’ex fidanzato, Alberto Stasi, condannato in via definitiva nel 2015, sta scontando una pena di 16 anni, mentre la Procura di Pavia ha riaperto il fascicolo con l’ipotesi di coinvolgimento di un terzo soggetto, Andrea Sempio.
Le indagini più recenti, affidate ai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, non hanno finora trovato elementi concreti a sostegno del legame tra il santuario della Bozzola e l’omicidio di Chiara Poggi, ma l’attenzione degli inquirenti rimane alta. L’avvocato di Savu, Francesco Grittini, ha dichiarato che il suo assistito è disponibile a collaborare e fornire informazioni utili, soprattutto riguardo a un presunto giro di pedofilia e abusi sessuali che potrebbe essere collegato al delitto.
Possibili sviluppi e ascolto di Savu da parte della Procura
L’arresto di Savu in Svizzera e la sua estradizione in Italia potrebbero rappresentare un punto di svolta nelle indagini. La Procura di Pavia sta valutando di convocare Savu per chiarire le sue dichiarazioni e verificare se possa contribuire a fare luce su aspetti finora oscuri del caso Garlasco. Le nuove analisi scientifiche sui reperti e l’approfondimento delle piste esterne al delitto principale confermano la complessità di un caso che continua a dividere l’opinione pubblica e a tenere viva l’attenzione mediatica.
Il delitto di Chiara Poggi, con i suoi intricati sviluppi giudiziari e investigativi, resta uno dei gialli più controversi della cronaca italiana recente, intrecciandosi ora con la vicenda di Savu e i misteri che ancora avvolgono il santuario della Bozzola.






