Garlasco, 24 giugno 2025 – A quasi 18 anni di distanza dall’omicidio di Chiara Poggi, proseguono le indagini sul delitto di Garlasco, avvenuto nella villetta di via Pascoli. La vicenda giudiziaria che ha portato alla condanna definitiva di Alberto Stasi a 16 anni sta vivendo una fase di rilancio investigativo, con la difesa che punta ora su un particolare tecnico che potrebbe riaprire spazi di verifica: il foglio di acetato contenente i cosiddetti “frammenti 10 e 11″.
Nuove analisi sul foglio di acetato nel processo di Garlasco
La richiesta di ulteriori approfondimenti proviene dall’avvocato difensore di Stasi, attraverso il consulente tecnico Ugo Ricci, che ha chiesto di riesaminare il materiale raccolto sulla porta d’ingresso della villetta, luogo del delitto di Garlasco il 13 agosto 2007. I frammenti 10 e 11, individuati sulla parte interna di questa porta, rappresentano un elemento cruciale perché potrebbero contenere tracce di sostanze ematiche umane non ancora analizzate con le tecniche più avanzate attualmente disponibili.
In particolare, la difesa ha sollecitato l’impiego del test Obti, una metodologia più sofisticata per rilevare tracce di sangue, ritenendo che le precedenti analisi siano state eseguite su un tampone secondario prelevato dalla stessa superficie, il che potrebbe aver limitato l’efficacia delle rilevazioni. Oltre a ciò, è stata avanzata la richiesta di accesso integrale ai file delle analisi genetiche eseguite finora, per poter effettuare una valutazione completa e approfondita delle prove raccolte.
L’incidente probatorio del 4 luglio e l’indagine sulla nuova pista
Questi sviluppi si inseriscono nel contesto dell’incidente probatorio, fissato per il prossimo 4 luglio, che rappresenta un passo importante nella nuova fase dell’inchiesta coordinata dalla Procura di Pavia. L’inchiesta ha preso una piega inattesa con l’iscrizione nel registro degli indagati di Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi, accusato di concorso in omicidio insieme ad altri soggetti ancora non identificati, o eventualmente in concorso con Alberto Stasi, sebbene non vi siano evidenze di rapporti pregressi tra i due.
L’incidente probatorio servirà principalmente a effettuare le analisi del Dna sulle tracce rinvenute durante le indagini nella villetta di Garlasco, con l’obiettivo di chiarire nuovi aspetti e potenziali complicità nel delitto. Al momento, non risultano richieste di accertamenti da parte né della difesa di Sempio né dei consulenti della famiglia Poggi, il che rende ancora più rilevante l’iniziativa presa dalla difesa di Stasi di approfondire in modo autonomo i dettagli tecnici riguardanti il foglio di acetato.
Implicazioni e potenziali sviluppi nelle indagini sul delitto di Garlasco
L’attenzione sui “frammenti 10 e 11” e sulla possibilità di effettuare nuovi test più sofisticati apre scenari investigativi interessanti. Se dalle analisi emergessero elementi nuovi o discordanti rispetto a quelli emersi nel corso del processo, ciò potrebbe influenzare in modo significativo la ricostruzione del delitto e la posizione di Alberto Stasi, che si è sempre dichiarato innocente.






