Garlasco, è iniziata la caccia a “Ignoto 3”: si cerca tra le frequentazioni di Andrea Sempio all’epoca dell’omicidio
Proseguono senza sosta le indagini sul delitto di Garlasco, a distanza di 18 anni dall’omicidio di Chiara Poggi. Gli inquirenti stanno cercando di risalire all’identità di “Ignoto 3”, dopo che una traccia di DNA maschile è stata individuata nella bocca della giovane vittima. Secondo i consulenti di parte, il campione potrebbe essere frutto di contaminazione durante l’autopsia, ma la Procura ha disposto nuovi accertamenti per escludere che appartenga all’assassino o a un suo eventuale complice. Il profilo genetico, infatti, non coincide né con quello di Andrea Sempio, ora indagato per concorso in omicidio, né con quello di Alberto Stasi, condannato in via definitiva.
Svolta sul caso di Garlasco? Gli inquirenti cercano “Ignoto 3”
Nei prossimi giorni saranno effettuate comparazioni genetiche su almeno 30 persone, tra medici legali, tecnici della scientifica, soccorritori e personale coinvolto nella riesumazione della salma, tutti individui che hanno avuto accesso diretto al corpo di Chiara Poggi. L’obiettivo è duplice: da un lato escludere qualsiasi contaminazione ambientale, dall’altro verificare se tra questi soggetti si nasconda il portatore del profilo Y947, caratterizzato da 22 marcatori su 26.
La genetista Denise Albani, nominata dal gip Daniela Garlaschelli, chiederà chiarimenti anche al medico legale Marco Ballardini sulle modalità con cui venne effettuato il prelievo orale il 16 agosto 2007, durante l’autopsia. Dagli ultimi esami emerge che uno dei cinque campioni analizzati contiene il profilo di Ignoto 3. Il primo campione risulta contaminato da un collaboratore del medico legale, il secondo è un mix tra il DNA di un tecnico e quello dello sconosciuto, il terzo e il quarto sono inutilizzabili, mentre il quinto conferma la presenza del profilo maschile ignoto durante l’omicidio di Garlasco.
Acquisiti i registri scolastici della classe di Andrea Sempio
Intanto, come riportano Il Corriere della Sera e La Stampa, gli inquirenti hanno acquisito i registri scolastici dell’Ipsia Calvi di Sannazzaro de’ Burgondi, la scuola frequentata da Andrea Sempio, che nell’estate del 2007 si era appena diplomato. Ex professori e compagni di classe del 37enne potrebbero essere convocati come testimoni per ricostruire il contesto di amicizie e frequentazioni dell’indagato, che all’epoca dell’omicidio aveva 19 anni. L’inchiesta, coordinata dal procuratore Fabio Napoleone, cerca ora ogni possibile indizio per risolvere definitivamente il caso di Garlasco, che ormai da troppi anni divide l’opinione pubblica.






