Milano, 12 giugno 2025 – Proseguono le indagini sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco nel 2007, con l’avvio di un incidente probatorio per l’analisi di reperti fondamentali, che potrebbero fornire ulteriori elementi investigativi. A Pavia, presso l’Istituto di Medicina Legale, il generale Luciano Garofano, consulente della difesa di Andrea Sempio, ha sottolineato la necessità di interpretare i risultati con cautela.
Garofano: “Risultati da valutare con attenzione”
Il generale Luciano Garofano, ex comandante del Reparto Investigazioni Scientifiche (RIS) di Parma e noto esperto in tecniche forensi, ha dichiarato: “Parlare oggi di importanza dei reperti è inutile. Facciamo le analisi e vediamo se aggiungeranno elementi importanti, o invece se sarà confermato quanto è già emerso da una sentenza passata in giudicato”. Garofano ha evidenziato come le “tecniche di analisi del DNA hanno aumentato moltissimo la loro sensibilità”, pertanto alcuni risultati potrebbero fornire nuovi elementi rispetto a quelli già noti. Tuttavia, ha avvertito che “tutti i risultati andranno interpretati con grande cautela, perché potremmo evidenziare tracce di persone che hanno frequentato quell’ambiente e che non hanno nulla a che fare con l’indagine. E questo potrebbe essere proprio il caso di Andrea Sempio”.
Con il generale Garofano erano presenti anche l’avvocato Gianluigi Tizzoni e Marzio Capra, legale e consulente della famiglia Poggi, a testimonianza dell’attenzione e della complessità del procedimento.
Delitto di Garlasco, Andrea Sempio di nuovo al centro delle indagini
Le nuove indagini sul delitto di Garlasco si concentrano su Andrea Sempio, amico di lunga data di Marco Poggi, fratello di Chiara, già indagato in passato per la compatibilità del DNA trovato sotto le unghie della vittima con il suo profilo genetico. Questi reperti erano stati oggetto di controversie e precedenti indagini tra il 2016 e 2017, senza però portare a nuovi sviluppi concreti.
Oggi, grazie all’impiego di tecniche più avanzate, si punta a chiarire ulteriormente la situazione. Si aggiungono elementi quali alcune telefonate sospette effettuate da Sempio nei giorni antecedenti il delitto e un biglietto del parcheggio ritenuto anomalo, che potrebbero essere oggetto di approfondimenti investigativi.
Il legale di Sempio, Massimo Lovati, ha descritto il suo assistito come “molto stanco” e “sconvolto” dalle nuove indagini, confermando che il giovane si sottoporrà a un nuovo test del DNA presso il reparto dei Carabinieri a Milano.
Le analisi dei reperti, che saranno valutate nell’incidente probatorio disposto dalla Gip Daniela Garlaschelli, rappresentano un passaggio cruciale per l’evoluzione del caso, che dopo quasi diciotto anni continua a suscitare attenzione e interrogativi nell’opinione pubblica e negli ambienti giudiziari.
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