Nuovi sviluppi scuotono il caso dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto nel 2007 a Garlasco, in provincia di Pavia. Al centro dell’attenzione è l’ex procuratore pavese Mario Venditti, indagato per corruzione in atti giudiziari: secondo gli investigatori della Guardia di Finanza di Brescia, sarebbe stato corrotto con una somma tra i 20 e i 30 mila euro per favorire l’archiviazione del procedimento a carico di Andrea Sempio, amico del fratello della vittima e già indagato per l’omicidio.
Indagini sull’ex procuratore Venditti nel caso di Garlasco: l’appunto che fa scattare l’indagine
Un appunto manoscritto, rinvenuto durante una perquisizione a casa del padre di Andrea Sempio, Giuseppe, recita: “Venditti gip archivia X 20.30 euro”. Gli inquirenti ritengono che quel “punto” dopo i numeri 20 e 30 indichi migliaia di euro, ipotizzando un compenso illecito tra i 20 e i 30 mila euro. Le indagini finanziarie hanno confermato movimentazioni bancarie sospette: bonifici da parte di parenti di Sempio per oltre 40 mila euro, gran parte prelevati in contanti e spariti senza traccia, mentre solo una parte sarebbe stata destinata a pagamenti ufficiali, come quelli a un consulente tecnico.
Le intercettazioni ambientali dell’epoca, riascoltate e analizzate, evidenziano anomalie nella gestione delle indagini: conversazioni suggeriscono che la famiglia Sempio fosse a conoscenza delle domande che sarebbero state poste durante gli interrogatori del 2017, con passaggi in cui si fa riferimento alla necessità di pagare “senza lasciare traccia”. Questi elementi hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati di Mario Venditti per corruzione in atti giudiziari.
Le reazioni della famiglia e dell’ex procuratore
Giuseppe Sempio, padre di Andrea, ha cercato di spiegare il significato dell’appunto, sostenendo che i 20-30 euro indicati fossero semplici marche da bollo per documenti e non somme di denaro corrisposte a Venditti. Ha inoltre detto di aver visto l’ex procuratore solo una volta, durante l’interrogatorio. La madre di Andrea, Daniela Ferrari, ha categoricamente negato qualsiasi pagamento o contatto con Venditti, ribadendo che i prelievi di denaro erano destinati esclusivamente a coprire spese legali.
L’ex procuratore Mario Venditti ha respinto con forza le accuse: “Non ho mai preso soldi da nessuno o benefit per mercificare la mia funzione”, ha dichiarato in un’intervista televisiva, sottolineando il suo disappunto per l’indagine che lo coinvolge dopo 45 anni di servizio pubblico. Ha confermato che, seppure amareggiato, confermerebbe la decisione di archiviare il procedimento a carico di Sempio.
Le indagini proseguono e la Procura di Brescia ha ottenuto una proroga di 70 giorni per l’incidente probatorio, fissato al prossimo 18 dicembre. Nel frattempo, la vicenda continua a tenere alta l’attenzione sul caso Garlasco, segnato da anni di controversie e nuove piste investigative.






