Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana: “E troppa spettacolarizzazione”
Milano, 29 maggio – Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, esprime preoccupazioni sul processo per il delitto di Garlasco, evidenziando l’insufficienza delle indagini e la spettacolarizzazione dei processi nella mediatizzazione. Ne ha parlato su Rtl. Il ministro della Giustizia, Nordio, definisce la vicenda un fallimento per il sistema giudiziario.
Il caso di Garlasco continua a suscitare interrogativi e discussioni a quasi due decenni dall’omicidio di Chiara Poggi. Recentemente, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha sollevato questioni cruciali riguardo all’evoluzione del processo, evidenziando un apparente “cortocircuito giudiziario” emerso dalle contraddizioni nelle sentenze. In un intervento su Rtl, Fontana ha messo in luce le problematiche legate alle indagini e alla loro qualità, sottolineando che alcuni indizi fondamentali potrebbero non essere stati considerati in modo adeguato.
Le dichiarazioni di Fontana a Rtl
“Io non conosco così approfonditamente i dati del processo per dare valutazioni in merito al fatto che ci sia stata una condanna giusta o non giusta. È quanto meno strano che ci siano state prima due sentenze di assoluzione e poi di condanna. C’è un cortocircuito che lascia intendere come anche nell’ambito della magistratura ci sia qualche problema”. Così il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana parlando del processo per il delitto di Garlasco su Rtl.
“Ci sono due considerazioni. La prima è che ancora una volta le indagini non sono state svolte in maniera accurata e soprattutto non sono state fatte a 360 gradi. Se è vero quello che oggi emerge e cioè che alcuni indizi e prove non sono stati presi in considerazione. La seconda cosa che contesto costantemente quando si tratta di processi di natura politica – ha aggiunto Fontana -, è il fatto che si dia troppa spettacolarizzazione, troppa possibilità di fare il processo sui giornali prima che nell’aula del Tribunale, questo vale per i processi politici, ma in questo caso vale anche per i processi non politici. C’è bisogno di avere un pochettino più di buon gusto nel diffondere le notizie”.
Il ministro della Giustizia Nordio ha detto che comunque vada questa vicenda sarà un fallimento per la giustizia. “Sono d’accordo, sicuramente è un fallimento. Dopo tutto questo tempo rendersi conto che sono stati commessi degli errori è la dimostrazione che la giustizia non funziona molto”, ha concluso Fontana.
Necessità di indagini più accurate
Fontana ha dichiarato che le indagini non sono state condotte “in maniera accurata e non a 360 gradi”, un richiamo che si inserisce in un dibattito più ampio sulla giustizia italiana. L’accuratezza delle indagini è fondamentale per evitare che casi complessi come quello di Garlasco possano sfociare in errori giudiziari. La pressione mediatica, spesso presente in casi di cronaca nera, può influenzare l’andamento dei procedimenti legali, rendendo necessaria una riflessione su come migliorare il sistema.
Critica alla spettacolarizzazione dei processi
In aggiunta, Fontana ha espresso la sua contrarietà alla spettacolarizzazione dei processi, un fenomeno che distorce la percezione pubblica e influisce sulle decisioni giudiziarie. “C’è bisogno di un po’ più di buon gusto nel diffondere le notizie”, ha affermato, evidenziando come il sensazionalismo possa aggravare le tensioni già presenti nei casi di cronaca. Queste osservazioni trovano eco anche nelle parole del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che ha concordato con Fontana, sottolineando che qualsiasi esito della vicenda rappresenterebbe un fallimento per il sistema giudiziario.
Riflessioni sull’efficacia della giustizia
Il caso di Garlasco è emblematico non solo per l’omicidio in sé, ma anche per le problematiche sistemiche che il processo ha messo in luce. La questione va oltre il destino di Alberto Stasi, condannato per l’omicidio, e coinvolge la percezione della legalità da parte del pubblico in situazioni di alta visibilità. La necessità di un sistema giudiziario più efficace e trasparente è diventata un tema centrale nel dibattito sulla giustizia in Italia, invitando a considerare come affrontare simili casi in futuro per evitare ripetuti errori giudiziari.