Il Garante Privacy ha formalmente presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma in relazione ai presunti accessi illeciti verificatisi il 1° novembre 2025 presso i locali dell’Autorità. Secondo alcune fonti giornalistiche, persone non identificate avrebbero tentato o effettivamente effettuato intrusioni nei sistemi informatici del Garante, con possibile sottrazione di dati e documenti riservati.
La segnalazione alla Procura
L’Autorità per la protezione dei dati personali, tramite una nota ufficiale, ha spiegato di aver ritenuto opportuno trasmettere la vicenda alla magistratura per consentire le necessarie verifiche. L’obiettivo è accertare i fatti segnalati e valutare eventuali profili di rilevanza penale che dovessero emergere dall’indagine. In particolare, il Garante ha chiesto alla Procura di svolgere accertamenti approfonditi sulle presunte violazioni della sicurezza e sugli accessi non autorizzati agli uffici e ai sistemi informatici dell’Autorità.
Il ruolo e le funzioni del Garante Privacy
Il Garante per la protezione dei dati personali, istituito nel 1996, è un’autorità amministrativa indipendente con sede a Roma, incaricata di tutelare i diritti e le libertà fondamentali nel trattamento dei dati personali. Tra i suoi compiti rientrano il controllo sul rispetto della normativa in materia di privacy, la gestione dei reclami e delle segnalazioni, e la denuncia di fatti configurabili come reati. Il Presidente attuale è Pasquale Stanzione, in carica dal 2020.
L’Autorità dispone di poteri investigativi e consultivi, inclusa la possibilità di accedere ai locali e alle informazioni necessarie per lo svolgimento delle sue funzioni. In questo caso, ha esercitato il proprio ruolo di vigilanza e tutela trasmettendo l’esposto alla Procura per la tutela della sicurezza dei dati e degli interessi pubblici coinvolti.
L’esposto rappresenta un passaggio formale importante per garantire la trasparenza e la corretta gestione della vicenda, in attesa degli sviluppi delle indagini giudiziarie.




