Udine, 15 ottobre 2025 – Durante il Tg3 delle 19, Jacopo Cecconi, giornalista del servizio pubblico, ha dichiarato: “L’Italia può eliminare Israele, almeno sul campo“, riferendosi alla partita di qualificazione ai Mondiali tra Italia e Israele. La frase, estrapolata dal contesto sportivo, ha provocato forti polemiche e interventi da parte di esponenti politici e della redazione del Tg3. Una frase pronunciata in diretta televisiva che ha scatenato un acceso dibattito politico e mediatico in Italia.
Le reazioni politiche e la precisazione del Tg3
La frase di Cecconi è stata interpretata da molti come un’affermazione controversa e inappropriata. Il senatore di Fratelli d’Italia, Raffaele Speranzon, membro della Commissione Vigilanza Rai, ha definito le parole del giornalista “imbarazzanti e sintomo di un clima irragionevole messo in atto da certa stampa“. Speranzon ha inoltre criticato il servizio pubblico, ritenuto “lunare” per come ha gestito la vicenda.
Dal canto suo, il Comitato di Redazione del Tg3 ha voluto chiarire la posizione di Jacopo Cecconi: “Il collega non ha mai pensato di alludere all’eliminazione dello Stato di Israele. La frase in questione faceva parte di un discorso esclusivamente riferito alla competizione calcistica“. Il Cdr ha sottolineato che la parola “almeno” indicava una distinzione con l’eventualità di un’esclusione a tavolino, ipotesi ventilata in precedenza.
“L’Italia ha la possibilità di eliminare Israele almeno sul campo, vincendo”.
Così Jacopo Cecconi, inviato del Tg3 a Udine, nell’edizione delle 19.
Chiederne il licenziamento è censura?
Aspettiamo le decisioni della Rai. pic.twitter.com/ZVtNN0ntgT— marco taradash (@mrctrdsh) October 14, 2025
Jacopo Cecconi: il profilo del giornalista e il contesto sportivo
È importante distinguere tra il giornalista e l’omonimo calciatore Jacopo Cecconi, nato a Siena nel 2000, attualmente terzino destro dell’Aquila Montevarchi, in forza dal luglio 2025 con contratto fino al giugno 2026. Il giornalista del Tg3, invece, è noto per il suo lavoro di cronaca politica e sociale, e si trovava a Udine per seguire la manifestazione pro-Palestina che si è svolta in concomitanza con la partita di calcio tra Italia e Israele.
La partita, valida per le qualificazioni ai Mondiali, ha attirato l’attenzione non solo per il risultato sportivo ma anche per il clima di tensione politica e sociale, con manifestazioni che chiedevano il boicottaggio dell’incontro. Nel servizio, Cecconi aveva espresso il messaggio dei manifestanti, che ritenevano la partita non dovesse svolgersi e che Israele fosse da escludere dalle competizioni internazionali.
