Los Angeles, 5 dicembre 2025 – Frank Owen Gehry, architetto di origine canadese naturalizzato statunitense, è scomparso oggi all’età di 96 anni. Considerato un precursore del decostruttivismo architettonico, Gehry ha rivoluzionato il panorama dell’architettura contemporanea con un linguaggio scultoreo e innovativo, caratterizzato dall’uso di materiali insoliti e forme apparentemente disarticolate ma estremamente espressive.
La biografia e il percorso professionale di Frank Gehry
Nato a Toronto nel 1929 come Ephraim Owen Goldberg in una famiglia di origine ebraica polacca, Gehry si trasferì giovanissimo a Los Angeles, città in cui si laureò in architettura presso la University of Southern California nel 1954. Per evitare discriminazioni legate alle sue origini, cambiò il cognome da Goldberg a Gehry. Successivamente, perfezionò i suoi studi in pianificazione urbanistica alla Harvard Graduate School of Design.
Dopo alcune esperienze lavorative con importanti studi, tra cui quello di Victor Gruen a Los Angeles e un periodo a Parigi dove ammirò le opere di Le Corbusier e le chiese romaniche, nel 1962 aprì il proprio studio a Santa Monica. La sua carriera decollò rapidamente grazie a progetti che sfidavano le convenzioni architettoniche tradizionali, introducendo un approccio che combinava elementi di scultura, arte e architettura.

Opere iconiche e innovazioni stilistiche
Tra le realizzazioni più celebri di Frank Gehry spiccano la casa a Santa Monica, dove sperimentò con materiali di recupero come il compensato, la rete metallica e le lamiere ondulate, definendo un linguaggio architettonico che si rifà all’estetica del “cheapscape”, un paesaggio domestico post-industriale e post-apocalittico. Questo approccio si ritrova anche nelle sue prime abitazioni e nei complessi come la Loyola Law School di Los Angeles, un campus che fonde stili romanici e moderni in un complesso funzionale e innovativo.
Il progetto che consacrò Gehry a fama internazionale è senza dubbio il Museo Guggenheim di Bilbao (1997), un capolavoro di architettura contemporanea caratterizzato da volumi complessi e un rivestimento in titanio che riflette la luce in modo spettacolare. L’edificio non solo ha ridefinito il concetto di museo come opera d’arte, ma ha anche rappresentato un motore di rigenerazione urbana per la città basca, contribuendo a un nuovo modello di turismo culturale.
Un altro simbolo della sua genialità è la Walt Disney Concert Hall di Los Angeles, inaugurata nel 2003. L’edificio rompe con la griglia urbana tradizionale, offrendo ingressi differenziati e componendo un’architettura vibrante e dinamica che riflette la complessità della musica e della cultura urbana americana.
Riconoscimenti e eredità culturale
Frank Gehry ha ricevuto numerosi premi, tra cui il prestigioso Pritzker Prize nel 1989 e il Leone d’Oro alla carriera alla Biennale di Venezia nel 2008. La sua influenza si estende anche in Italia, dove ha progettato il Venice Gateway, un terminal nautico che collega l’aeroporto Marco Polo al centro storico di Venezia.
Oltre al Guggenheim di Bilbao, Gehry ha contribuito alla realizzazione del Guggenheim di Abu Dhabi, ultimo esempio della sua capacità di coniugare arte e architettura su scala globale. Con un approccio che fonde arte, scultura e tecnologia avanzata, Gehry ha lasciato un segno indelebile, ridefinendo il rapporto tra forma, funzione e spazio urbano.
