Belluno, 14 giugno 2025 – Nel pomeriggio di oggi si è verificato un enorme distacco di roccia e detriti dalla Croda Marcora, nel Gruppo del Sorapiss, una delle cime più imponenti delle Dolomiti Ampezzane. La frana ha generato una gigantesca nube di polvere, visibile da San Vito di Cadore e dalle località lungo la Statale 51 di Alemagna, arteria stradale che conduce a Cortina d’Ampezzo.
Il distacco e gli interventi di emergenza
L’imponente crollo si è staccato dal versante sud della Croda Marcora, che raggiunge i 3.154 metri di altitudine, poco oltre la metà della parete rocciosa. Nel pomeriggio, l’area era stata interessata da un violento temporale, probabile causa scatenante della frana. La Regione Veneto ha subito attivato i soccorsi: sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri e il Soccorso alpino per valutare l’entità del fenomeno, eventuali danni e verificare la possibile presenza di escursionisti nella zona. Fortunatamente, al momento non sono state registrate chiamate di emergenza né segnalazioni di persone coinvolte.
La Statale 51, inizialmente interrotta per motivi di sicurezza a causa della densa nube di polvere, ha riaperto senza evidenti danni a veicoli o infrastrutture. Per tutta la notte è previsto un monitoraggio continuo dell’area, anche in considerazione delle condizioni meteorologiche avverse, con l’ausilio di personale della Protezione civile e l’installazione di torri luminose per garantire la sicurezza.
Il contesto geologico e storico del Gruppo del Sorapiss
Il Gruppo del Sorapiss è un massiccio situato nelle Dolomiti Ampezzane, che si estende tra i comuni di Cortina d’Ampezzo, San Vito di Cadore e Auronzo di Cadore. Composto da diverse cime sopra i 3.000 metri, tra cui la Punta Sorapiss (3.205 m), la Croda Marcora (3.154 m) e la Fopa de Matia (3.155 m), il gruppo è noto per la sua conformazione a forma di U aperta verso la valle dell’Ansiei. La zona è attraversata da sentieri storici come l’Alta Via n. 3 e l’Alta Via n. 4, frequentati da escursionisti e alpinisti.
Nel passato, il massiccio ha più volte mostrato fenomeni franosi rilevanti. Nel 2013, ad esempio, un’altra frana di grandi dimensioni si staccò dalla Croda Marcora, coinvolgendo un fronte di circa 300 metri di larghezza per 400 metri di altezza, allora fortunatamente senza conseguenze per persone.
La leggenda locale del re Sorapiss, che si trasforma in montagna per esaudire un desiderio della figlia Misurina, accompagna da sempre la suggestiva ambientazione naturale del gruppo, immortalata anche in una nota canzone popolare.
Le Dolomiti Ampezzane e la sicurezza in montagna
Le Dolomiti Ampezzane rappresentano una delle aree più affascinanti e geologicamente complesse delle Alpi Venete, includendo gruppi come le Tofane, il Cristallo, il Nuvolau e il Pomagagnon. Questi territori sono soggetti a fenomeni naturali di distacco roccioso, specialmente in condizioni meteorologiche variabili come quelle odierne.
L’evento di oggi sottolinea l’importanza di un monitoraggio costante e di interventi tempestivi per garantire la sicurezza di escursionisti e residenti. La presenza di sentieri attrezzati, bivacchi e rifugi, come il Rifugio San Marco o lo Slataper, è fondamentale per l’accesso e la gestione delle emergenze in alta quota.
Le autorità locali e regionali mantengono un dialogo continuo per coordinare le operazioni di controllo e prevenzione, con particolare attenzione alle condizioni meteo e alla stabilità dei versanti montuosi, al fine di ridurre i rischi legati alla fragilità delle rocce dolomitiche.






