Cormons, 18 novembre 2025 – Una tragedia ha colpito la piccola frazione di Brazzano di Cormons, in provincia di Gorizia, dove una violenta frana ha travolto case, fiori e ricordi, causando la morte di due persone: Quirin Kuhnert, 32 anni, e Guerrina Skocaj, 83 anni. La comunità locale è ancora sotto shock, mentre proseguono le operazioni di bonifica e le indagini per chiarire le cause del disastro.
Il dramma e la solidarietà a Brazzano
Nelle ore successive alla frana, gli abitanti di Brazzano si sono raccolti nei pressi del luogo della tragedia, lasciando messaggi di cordoglio, fiori e lettere sulle panchine a ricordo delle vittime. Quirin Kuhnert, cittadino tedesco residente nel borgo dal novembre 2024, aveva aperto un negozio di enogastronomia nel febbraio scorso, un punto d’incontro per la comunità locale e i turisti, che ora è stato svuotato dell’acqua da amici e compaesani per aiutare la vedova.
La zona interessata dalla colata di fango resta una zona rossa, vietata al transito e agli 84 residenti che sono stati evacuati. Il sindaco Roberto Felcaro ha confermato che è in programma un vertice con Protezione Civile e geologi per valutare la possibile riapertura o modifica dell’ordinanza di interdizione. Nel frattempo, la solidarietà verso gli sfollati è stata straordinaria: solo poche persone hanno scelto di soggiornare nelle strutture messe a disposizione, mentre la maggior parte è stata ospitata da parenti e amici.
Le vittime della frana
La tragedia ha un volto umano: Guerrina Skocaj era una pensionata molto conosciuta e stimata nella comunità, attiva nel coro parrocchiale della vicina chiesa di San Lorenzo. Quirin Kuhnert, originario della Baviera, si era trasferito da poco tempo a Brazzano con la compagna e aveva scelto quel territorio per la sua autenticità e bellezza, frequentandolo da anni in vacanza.
Nel disperato tentativo di salvare la vicina 83enne, Kuhnert è uscito di casa non appena la frana ha iniziato a scendere dalla collina. Dopo aver messo in salvo un’altra donna, è tornato indietro per aiutare Guerrina, cercando di raggiungerla con una scala. Purtroppo, una seconda colata di fango ha travolto entrambi, causando la loro morte. Un vicino di casa, Matteo Betteto, sopravvissuto all’evento grazie al fatto di trovarsi in una posizione più elevata sulla scala, ha descritto quei momenti drammatici e ha raccontato le urla di Kuhnert che lanciava l’allarme.
Le indagini e le cause della frana
Le operazioni di bonifica stanno proseguendo senza sosta, mentre sono state avviate le indagini per accertare le cause esatte della frana e eventuali responsabilità. Dai rilievi scientifici è emerso che in poche ore sono caduti oltre 350 millimetri di pioggia, una quantità eccezionale che ha causato il cedimento del pendio. Le autorità stanno verificando se il rischio fosse in qualche modo prevedibile e se un allarme tempestivo avrebbe potuto evitare la tragedia.
Il procuratore della Repubblica di Gorizia, Massimo De Bortoli, ha dichiarato che non saranno fornite anticipazioni sull’indagine fino al completamento delle verifiche ufficiali.
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