Torino, 17 ottobre 2025 – Un focolaio di influenza aviaria è stato individuato in un allevamento di galline nella provincia di Alessandria, in Piemonte. A darne notizia è la Regione Piemonte, che ha avviato tempestivamente le indagini epidemiologiche per determinarne la provenienza.
Attivazione dell’unità di crisi e monitoraggio costante del focolaio di aviaria
Questa mattina si è riunita presso la sede regionale l’unità di crisi composta da rappresentanti del Ministero della Salute e dal Centro di referenza nazionale. L’incontro ha avuto l’obiettivo di definire i provvedimenti da adottare, conformemente alle disposizioni di legge vigenti, per contenere il focolaio.

L’assessore alla Sanità, Federico Riboldi, ha assicurato che la situazione è “sotto controllo e viene monitorata costantemente”, sottolineando la massima attenzione delle autorità sanitarie sull’evolversi del caso.
Contesto regionale e misure preventive
L’episodio si inserisce in un quadro di emergenze sanitarie che hanno interessato il Piemonte e regioni limitrofe, dove lo scorso settembre si sono registrati anche casi di peste suina africana. In particolare, nella provincia di Alessandria sono stati rinvenuti cadaveri di cinghiali positivi al virus, con conseguenti misure di contenimento e l’istituzione di zone a rischio. La peste suina africana, altamente contagiosa e letale per i suini, non rappresenta un pericolo per l’uomo, ma comporta gravi rischi per la zootecnia e il commercio delle carni suine.
Le autorità regionali hanno già emanato restrizioni, tra cui il divieto di esercizio venatorio su territori a rischio e l’incremento della sorveglianza su allevamenti e fauna selvatica. Le indagini e i controlli continueranno nei prossimi giorni per contenere l’eventuale diffusione dei virus e tutelare la salute pubblica e la filiera agroalimentare piemontese.






