Roma, 12 novembre 2025 – Un appello congiunto rivolto al governo italiano e all’Unione Europea per sollecitare un intervento diretto affinché Israele consenta finalmente l’ingresso della stampa estera nella Striscia di Gaza. È quanto emerso dalla conferenza stampa intitolata “La stampa estera entri a Gaza!“, promossa oggi a Roma dal Movimento Giustizia e Pace in Medio Oriente, dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI) e dall’Ordine nazionale dei Giornalisti.
La richiesta di accesso per la stampa internazionale

Al centro della manifestazione vi è la ferma richiesta che i giornalisti internazionali possano documentare direttamente la situazione nella Striscia di Gaza, territorio palestinese densamente popolato e teatro di conflitti e tensioni protratte. Alessandra Costante, segretaria generale della FNSI, ha sottolineato come l’accesso dei reporter non rappresenti un’operazione di “colonialismo informativo”, bensì un sostegno alla verità raccontata dai giornalisti palestinesi, molti dei quali hanno perso la vita nel corso dei mesi documentando gli eventi: “Quasi 300 tra colleghe e colleghi sono stati uccisi mentre documentavano ciò che accadeva. Chiediamo al mondo di mobilitarsi perché l’informazione non può restare sotto assedio”.
Parallelamente, Vittorio Di Trapani, presidente della FNSI, ha evidenziato l’urgenza di garantire la stessa tutela riservata agli operatori umanitari anche ai giornalisti presenti sul campo. “Non parliamo di privilegi di categoria, ma del diritto dei cittadini a essere informati”, ha affermato, sottolineando che la libertà di stampa è parte integrante della tutela democratica dell’opinione pubblica. Di Trapani ha inoltre parlato dell’impegno a sostenere concretamente i colleghi palestinesi, molti dei quali hanno perso attrezzature sotto le macerie, tramite raccolte fondi coordinate dalla Federazione Internazionale e dall’iniziativa “Alziamo la voce per Gaza”.
Libertà di stampa come pilastro della verità e della democrazia
L’iniziativa romana ha ribadito che la libertà di stampa è una condizione imprescindibile per ogni processo di verità e giustizia. È stato chiesto alla comunità internazionale di garantire protezione e pieno accesso ai giornalisti operanti nei territori colpiti dal conflitto, affinché la realtà di Gaza non rimanga confinata all’oscurità imposta da restrizioni e blocchi.
Questa mobilitazione si inserisce in un quadro geopolitico complesso che vede Israele, Stato con una popolazione di circa 10 milioni di abitanti, confinante con la Striscia di Gaza, territorio di circa 45 km² con una popolazione di quasi 600 mila abitanti, caratterizzato da una storia millenaria e da condizioni di vita estremamente difficili a causa del blocco e dei conflitti ricorrenti.
Parallelamente, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana ha espresso preoccupazione anche per la situazione in Bielorussia, dove è stata segnalata la recente espulsione di inviate Rai e di altre testate internazionali, ribadendo la necessità che il governo italiano e l’Unione Europea intervengano con determinazione per garantire il diritto all’informazione anche in quella regione.
L’attenzione sulla Striscia di Gaza e sul diritto dei giornalisti di raccontare la realtà si inserisce in un contesto internazionale segnato da tensioni e difficoltà nell’accesso alle fonti dirette di informazione, elementi fondamentali per una corretta comprensione di conflitti che coinvolgono milioni di persone.
Fonte: Stefano Chianese - "La stampa estera entri a Gaza": Fnsi e Ordine dei Giornalisti chiedono al governo di intervenire






