Firenze, 18 ottobre 2025 – Oltre un centinaio di manifestanti si sono radunati ieri pomeriggio in piazza dei Gondi, lato sinistro di Palazzo Vecchio, per la seconda giornata della protesta denominata “No Kings” (Niente Re). L’iniziativa, organizzata dai gruppi progressisti Good Trouble Firenze e Women’s March Florence, composti prevalentemente da attivisti statunitensi residenti in città, è stata promossa in solidarietà con milioni di persone che negli Stati Uniti si stanno mobilitando contro la presidenza di Donald Trump e contro quello che gli organizzatori definiscono un crescente autoritarismo e corruzione.
La protesta internazionale contro Trump

La mobilitazione fiorentina si inserisce in un contesto globale, con analoghe manifestazioni in altre città italiane come Roma, Bologna, Milano, Venezia, Torino, e in capitali estere tra cui Ottawa, Toronto, Vancouver, Londra, Parigi, Berlino, Dublino e Barcellona. Secondo quanto dichiarato da Mary Bythell, cofondatrice di Indivisible Abroad, molti americani residenti all’estero osservano con preoccupazione come le proprie nazioni vedano minacciate le frontiere da leader come Trump o Putin, e assistono alla crescita dell’estrema destra. Questo senso di urgenza spinge a difendere i diritti e a contrastare gli abusi di potere perpetrati negli Stati Uniti.
Il luogo simbolico della protesta a Firenze
La scelta di piazza dei Gondi, situata di fronte a Palazzo Vecchio, assume un significato particolare se si considera la storia politica di Firenze e della Toscana. L’area è infatti un simbolo storico del potere civile e amministrativo, che risale ai tempi del Granducato di Toscana. Questo antico stato, esistito tra il 1569 e il 1860, ebbe Firenze come capitale e fu governato da una monarchia assoluta prima e costituzionale poi, con i granduchi che detenevano il potere politico, religioso e sociale. La protesta “No Kings” si pone quindi, anche simbolicamente, in opposizione a forme di governo autoritarie e monarchiche, richiamando implicitamente la storia locale e la tradizione democratica fiorentina.
Nonostante la presenza compatta dei manifestanti, la giornata di ieri a Firenze ha visto anche altre manifestazioni, tra cui un corteo per la Palestina con partenza da piazza Santa Maria Novella, che ha comportato alcune modifiche temporanee ai percorsi degli autobus gestiti da Autolinee Toscane. Le linee più interessate sono state la 6, 11, 12, 36, 37, C2, C3 e C4, con possibili rallentamenti su altre tratte.
La protesta “No Kings” rappresenta dunque un momento di attivismo civico internazionale nel cuore di Firenze, con un gruppo di cittadini statunitensi impegnati a esprimere dissenso verso una delle figure politiche più controverse del panorama mondiale contemporaneo.






