Milano, 10 novembre 2025 – Filippo Romeo, noto sui social come Filippo Champagne, torna a far parlare di sé con l’annuncio della sua candidatura a sindaco di Milano. Personaggio controverso e spesso al centro di polemiche, Romeo si presenta con un progetto politico autonomo, fondato sul movimento denominato Popolo della Gaina, che intende rappresentare una Milano più sicura, liberale e “alla vecchia maniera”.
La discesa in campo di Filippo Champagne e il Popolo della Gaina
Classe 1976, monzese di nascita, Filippo Romeo è noto nel panorama milanese come figura di spicco della nightlife, con una forte presenza social attestata da oltre 426 mila follower. Il suo soprannome, Champagne, riflette uno stile di vita spensierato ma anche criticato, caratterizzato da scommesse ad alto rischio e frequentazioni con personaggi controversi come Davide Lacerenza, ex titolare della Gintoneria, locale finito al centro di un’inchiesta per sfruttamento della prostituzione e traffico di droga.
Nonostante le difficoltà e le critiche, Romeo non rinnega la sua amicizia con Lacerenza e si dichiara “pulito” rispetto alle accuse che hanno coinvolto il suo amico. Recentemente ha denunciato di essere stato emarginato da molti locali milanesi proprio per questa amicizia, lamentando un clima di ipocrisia che “nasconde la realtà di un mondo in cui le escort e la droga sono diffuse anche tra i frequentatori più altolocati”.
Le proposte politiche e la visione per Milano
Il programma di Filippo Champagne, che si candida con una lista autonoma chiamata Popolo della Gaina, si ispira ad una Milano “da bere” e sicura, dove chiunque possa muoversi liberamente senza timore di furti o aggressioni. Nel suo stile provocatorio, Romeo propone misure estreme come il posizionamento di cecchini sui tetti e vigilantes armati per contrastare la criminalità. Vuole abolire le piste ciclabili in alcune zone della città, criticando le politiche urbanistiche recenti, e abbassare le tasse soprattutto per chi paga in contanti, con l’obiettivo di trasformare Milano in una sorta di “Dubai italiana”.

Filippo Romeo si definisce il “Reagan d’Italia”, un outsider che, come l’ex attore diventato presidente degli Stati Uniti, vuole fare il salto dalla vita mondana alla politica. Pur avendo un rapporto distaccato con il fratello Massimiliano, capogruppo della Lega al Senato, Romeo esclude qualsiasi alleanza con il partito di destra, sottolineando che la sua candidatura è indipendente e basata su un’identità nuova.
Le recenti vicende giudiziarie e la riapertura di un nuovo locale
Nonostante le controversie, Filippo Romeo annuncia anche un progetto imprenditoriale: l’apertura imminente di un nuovo locale a Milano, concepito come un punto di riferimento per il “popolo della gaina”, ovvero chi ama la vita notturna e il divertimento senza compromessi. Il club sarà aperto dall’aperitivo fino a tarda notte e promette di “distruggere tutti gli altri locali della città”.
Nel frattempo, rimangono sullo sfondo le vicende giudiziarie che hanno coinvolto il suo amico Davide Lacerenza, il quale ha patteggiato una condanna per reati legati a droga ed escort e sta risarcendo lo Stato con un’asta delle bottiglie di Champagne del suo storico locale. Lacerenza è attualmente impegnato in un percorso di disintossicazione, mentre Romeo continua a difendere la sua immagine e a puntare su un futuro politico che, fino a poco tempo fa, sembrava impensabile per un uomo della sua “politica da bar”.






