Non solo la Festa della Repubblica: il 2 giugno è anche la Giornata internazionale delle lavoratrici del sesso. Nell’occasione, infatti, circa cinquanta donne del Movimento femminista hanno partecipato a un flash mob delle Ombrelle Rosse sulla scalinata della chiesa di San Simeon Piccolo a Venezia
Circa cinquanta donne, sostenitrici di diverse sigle del Movimento femminista, hanno preso parte a un vibrante flash mob a Venezia per celebrare la Giornata internazionale delle lavoratrici del sesso. L’evento, noto come il flash mob delle Ombrelle Rosse, si è svolto sulla scalinata della chiesa di San Simeon Piccolo, affacciata sul Canal Grande. Questo momento significativo è stato guidato da Maria Pia Covre, storica attivista e fondatrice del Comitato per i diritti civili delle prostitute (Cdcp).
C’è un altro 2 giugno, quindi: non solo la Festa della Repubblica, ma anche una giornata dedicata alle lavoratrici del sesso e alle prostitute.
Un omaggio alla storia
L’incontro ha reso omaggio a una protesta storica avvenuta nel 1975, quando alcune prostitute si asserragliarono per un mese in una chiesa di Lione, in Francia, per rivendicare i propri diritti e opporsi alla repressione poliziesca. Le partecipanti hanno indossato abiti rossi e hanno impugnato ombrellini dello stesso colore, simbolo di libertà e dignità per le lavoratrici del sesso. Attraverso il loro abbigliamento e le loro azioni, queste donne hanno voluto portare alla luce le sfide quotidiane affrontate da chi lavora nel settore della prostituzione, spesso stigmatizzato e invisibilizzato dalla società.
Musica e solidarietà
Dopo il flash mob, le manifestanti si sono spostate verso la vicina chiesa dei Tolentini, dove un quartetto musicale ha eseguito canti delle Mondine, reinterpretati per riflettere le difficoltà e le speranze delle lavoratrici del sesso. Questo momento di musica e condivisione ha rappresentato non solo un atto di protesta, ma anche un’opportunità per creare consapevolezza e solidarietà attorno a una questione sociale spesso trascurata.
La lotta per i diritti
Maria Pia Covre, da decenni in prima linea per i diritti delle prostitute, ha sottolineato l’importanza di riconoscere la dignità di chi lavora nel settore e di combattere le leggi che continuano a marginalizzare queste donne. La manifestazione ha quindi assunto un significato profondo, richiamando l’attenzione su un tema cruciale: la necessità di una legislazione che tuteli i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori del sesso, permettendo loro di lavorare in condizioni di sicurezza e dignità.
In un contesto in cui la prostituzione è spesso associata a stigma e pregiudizio, eventi come quello di Venezia rappresentano un passo importante verso la visibilità e il rispetto dei diritti umani fondamentali. Le Ombrelle Rosse, simbolo di lotta e emancipazione, continuano a battere forte nel cuore di Venezia, invitando tutti a riflettere su un tema che, purtroppo, rimane troppo spesso nell’ombra.