Milano, 21 ottobre 2025 – È arrivato poco dopo mezzogiorno a Villa d’Almè il feretro di Pamela Genini, la giovane di 29 anni originaria di Strozza, assassinata una settimana fa a Milano dal compagno Gianluca Soncin. La salma è stata accolta presso la casa del commiato D’Adda Boffelli, in via Brughiera 5, dove da domani pomeriggio sarà allestita la camera ardente aperta al pubblico fino a venerdì. I funerali si terranno venerdì 24 ottobre alle 10:30 nella parrocchia di Strozza, nel bergamasco, preceduti da una mezz’ora di rosario.
Camera ardente e funerali: l’ultimo saluto a Pamela Genini
La camera ardente sarà aperta da domani dalle 15 alle 20, mentre da giovedì l’orario sarà continuato, dalle 8:30 alle 20, per consentire a parenti, amici e conoscenti di rendere omaggio a Pamela. La famiglia, profondamente provata, ha chiesto discrezione e rispetto, affiggendo un cartello sul citofono della casa materna a Strozza con la richiesta di non rilasciare ulteriori interviste: “Abbiamo già detto tutto. Lasciateci nel nostro lutto, chiediamo rispetto, di lasciarci soli”.
Indagini e testimonianze: emergono nuovi dettagli sull’omicidio
Nel frattempo, a Milano, proseguono gli interrogatori in Procura. Oggi sono state ascoltate le testimonianze di alcuni vicini che hanno assistito quasi in diretta all’aggressione avvenuta la sera del 14 ottobre in via Iglesias, nel quartiere Gorla. Un vicino ha riferito di aver udito una lite intorno alle 21:45, seguita dalle grida di aiuto di Pamela mentre cercava di scappare sul pianerottolo, ma trascinata dall’aggressore dentro casa. Un’altra testimone ha descritto l’ultimo attacco, con Soncin che colpiva Pamela al collo prima che cadesse a terra.
Gli investigatori hanno anche convocato Francesco, un ex fidanzato e amico di Pamela, che era al telefono con lei durante l’aggressione e ha raccolto le sue ultime parole di terrore e la richiesta di chiamare la polizia.
Le indagini tecniche sono in corso, comprese l’analisi delle telecamere di sorveglianza della zona per verificare se Soncin sia stato ripreso mentre entrava nello stabile con un doppione delle chiavi. L’uomo, 52 anni, è attualmente detenuto nel carcere di San Vittore con l’accusa di omicidio pluriaggravato.
Pamela Genini era già nota per aver denunciato in passato le violenze subite da Soncin, come emerso da un referto medico del 2024 in cui la giovane dichiarava di temere per la propria vita. Tuttavia, non fu attivato il codice rosso, misura di tutela prevista in questi casi. Gli inquirenti stanno approfondendo anche questo aspetto per comprendere le dinamiche che hanno portato alla tragedia.
Potrebbe interessarti anche questo articolo: Funerali di Pamela Genini rinviati a venerdì: “Chiediamo silenzio e rispetto”






