Cagliari, 2 luglio 2025 – Si è concluso con una sentenza di condanna all’ergastolo il processo per il femminicidio di Francesca Deidda, uccisa dal marito Igor Sollai. In aula si è svolta la lettura del verdetto che ha confermato le aggravanti della premeditazione, della crudeltà e della minorata difesa.
Sentenza definitiva: ergastolo per Igor Sollai
Igor Sollai è stato condannato all’ergastolo dalla Corte d’assise di Cagliari dopo circa tre ore e mezza di camera di consiglio. I giudici hanno accolto l’impianto accusatorio del pubblico ministero Marco Cocco, escludendo però l’aggravante dei futili motivi. Sollai, rimasto impassibile durante la lettura della sentenza, è stato accompagnato nuovamente nel carcere di Uta. La Corte ha inoltre disposto il pagamento immediato di una provvisionale di 100mila euro a favore di Andrea Sollai, fratello della vittima, mentre le altre richieste risarcitorie saranno determinate in sede civile. La sentenza prevede anche la riconsegna dell’abitazione agli aventi diritto e il pagamento delle spese processuali.
Il dolore e le parole del fratello di Francesca
Andrea Deidda, fratello della vittima, ha espresso un sentimento di soddisfazione per la sentenza, ma con un velo di malinconia: “Sono soddisfatto, ma quello che è successo non cambierà. Mia sorella non c’è e non ci sarà”. Presenti in aula con l’avvocato Gianfranco Piscitelli e il pm Marco Cocco, Andrea ha confermato di aver guardato negli occhi Sollai durante il processo, sottolineando però la difficoltà di trovare parole di fronte a tanto dolore. L’avvocato Piscitelli ha ricordato che non si può parlare di vera soddisfazione quando si parla di una vita spezzata e di un ergastolo inflitto.
Il caso, seguito con grande attenzione fin dalla confessione di Sollai, che ha ammesso di aver colpito la moglie con un martello, ha acceso un dibattito sulla necessità di rafforzare le misure di prevenzione contro la violenza domestica. Francesca Deidda era una donna di 42 anni, impiegata in un call center, scomparsa il 10 maggio 2024 e ritrovata morta in un bosco il 18 luglio dello stesso anno dentro a un borsone.






