Napoli, 6 novembre 2025 – Centinaia di farmacisti napoletani sono scesi oggi in piazza lungo via Toledo per partecipare allo sciopero nazionale indetto da farmacie e sindacati Cgil, Cisl e Uil. La mobilitazione, parte di una più ampia giornata di protesta che ha interessato numerose città italiane, ha evidenziato le richieste di una categoria in cerca di maggiori tutele contrattuali e salariali.
Le richieste dei farmacisti in piazza

La manifestazione è stata accompagnata dallo slogan “Chiediamo contratti, salario e dignità”, che riassume le principali rivendicazioni dei lavoratori. Al centro delle istanze c’è il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, fermo da tempo, e la richiesta di un adeguamento delle retribuzioni in linea con l’aumento del costo della vita e con le crescenti responsabilità che oggi competono ai farmacisti.
I partecipanti hanno inoltre sottolineato la necessità di un incremento del contributo economico da parte di Federfarma, giudicato attualmente insufficiente a garantire condizioni lavorative sostenibili. Ciro Amabiletto ed Eleonora Iannucci, rappresentanti sindacali, hanno chiarito: “Non chiediamo privilegi, ma il riconoscimento del nostro ruolo fondamentale nel sistema sanitario e nella tutela dei cittadini”.
La solidarietà delle istituzioni e il significato della protesta
Alla manifestazione ha preso parte anche Vincenzo Santagada, presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Napoli, che ha espresso la propria solidarietà alla categoria. Santagada ha sottolineato come i farmacisti meritino un giusto riconoscimento per l’impegno quotidiano che mettono a servizio della comunità: “I farmacisti meritano il giusto riconoscimento per il loro impegno quotidiano”.
La protesta di oggi si inserisce in un contesto nazionale di crescente attenzione verso le condizioni lavorative dei farmacisti, che chiedono non solo un miglioramento economico ma anche un riconoscimento del loro ruolo strategico all’interno del sistema sanitario. Le piazze italiane si sono animate con presìdi e iniziative varie, a testimonianza di una categoria pronta a farsi sentire per ottenere risposte concrete dalle istituzioni e dai datori di lavoro.






