Il giovane, accusato anche di guida senza patente e sotto effetto di droghe, dovrà risarcire i carabinieri coinvolti. Attese le motivazioni della sentenza.
Milano, 26 giugno 2025 – Il giudice per l’udienza preliminare (gup) di Milano, Fabrizio Filice, ha emesso la sentenza nel processo con rito abbreviato a carico di Fares Bouzidi, il 22enne imputato per resistenza aggravata a pubblico ufficiale in relazione alla tragica serata del 24 novembre 2024. Quella notte, Bouzidi era alla guida dello scooter in compagnia di Ramy Elgaml, deceduto in un incidente stradale al termine di un inseguimento con i carabinieri.
Condanna per resistenza aggravata e risarcimenti
Il gup ha condannato Fares Bouzidi a 2 anni e 8 mesi di reclusione per il reato di resistenza aggravata. La sentenza ha accolto integralmente la richiesta formulata dai pubblici ministeri Marco Cirigliano e Giancarla Serafini. Inoltre, è stata disposta una liquidazione del danno pari a 2mila euro per ciascuno dei sei carabinieri ammessi come parte civile, tutti appartenenti alle pattuglie del radiomobile coinvolte nell’inseguimento.
Il processo si è svolto con rito abbreviato, scelta che ha consentito uno sconto di pena fino a un terzo. Le motivazioni della sentenza saranno rese note entro 90 giorni, e solo allora potrà essere valutata l’opportunità di eventuali impugnazioni. L’avvocato difensore di Bouzidi, Marco Romagnoli, ha espresso una certa delusione per l’entità della pena, sottolineando che la sentenza sarà attentamente esaminata per aderire ai rimedi legali disponibili.
La dinamica dell’inseguimento e le accuse
Secondo la ricostruzione fornita dall’accusa e supportata dalle indagini, Bouzidi guidava lo scooter senza patente e dopo aver assunto sostanze stupefacenti. Durante la fuga, durata circa 8 chilometri per le strade di Milano, avrebbe effettuato manovre pericolose, compresi sorpassi a velocità elevata e percorrenze in contromano. L’inseguimento si concluse con uno schianto fatale all’incrocio tra via Quaranta e via Ripamonti, in cui perse la vita Ramy Elgaml.
Parallelamente al processo per resistenza, Bouzidi è indagato anche per concorso in omicidio stradale, con l’accusa che coinvolge anche un carabiniere alla guida di una delle vetture impegnate nell’inseguimento.
Il procedimento giudiziario ha visto il coinvolgimento diretto dei carabinieri come parte civile, evidenziando l’attenzione del tribunale alle conseguenze dell’episodio sia sul piano penale che civile. La vicenda continua a suscitare attenzione, mentre la pubblicazione delle motivazioni della sentenza sarà cruciale per definire i prossimi sviluppi legali.
Fonte: Riccardo Sciannimanico - Ramy, l'amico Fares Bouzidi condannato a 2 anni e 8 mesi per resistenza





