La vicenda della famiglia nel bosco approda nuovamente davanti al Tribunale dei Minori dell’Aquila, che ha disposto una nuova audizione dei minori coinvolti, questa volta con la precisa indicazione di escludere la presenza dei genitori durante l’ascolto. La decisione è contenuta nel provvedimento della Corte d’Appello dell’Aquila che ha respinto il ricorso presentato dai legali della famiglia contro l’ordinanza di sospensione della responsabilità genitoriale e l’allontanamento dei tre bambini, collocati in una casa famiglia.
Famiglia nel bosco: nuova audizione dei minori, senza genitori e con interprete
Nel documento giudiziario, si sottolinea come l’ascolto dei minori debba avvenire in un contesto che garantisca la libertà di espressione, al riparo da qualsiasi condizionamento da parte di genitori o altre controparti. La Corte precisa che l’audizione “non è affatto un atto istruttorio, ma un diritto del minore, che abbia compiuto dodici anni o che, se di età inferiore, abbia raggiunto una sufficiente capacità di discernimento, attraverso il quale è assicurata la libertà di autodeterminarsi e di esprimere la propria opinione”. A tal fine, si prevede la partecipazione di un interprete per facilitare la comunicazione.
Criticità evidenziate dall’ordinanza e ricorso in arrivo
La sentenza evidenzia “la mancanza di cure” e la “deprivazione della socialità” subite dai minori. In particolare, al momento dell’ingresso nella casa famiglia, uno dei bambini presentava una bronchite acuta con broncospasmo, non segnalata né curata dai genitori. L’ordinanza del Tribunale dei Minori dell’Aquila del 20 novembre 2025, che ha sospeso la potestà genitoriale di Catherine Birmingham e Nathan Trevallion, ha determinato il loro allontanamento dalla dimora familiare isolata in Abruzzo.
I nuovi legali della famiglia nel bosco, gli avvocati Marco Femminella e Danila Solinas, stanno preparando un ricorso che sarà depositato entro venerdì, con l’obiettivo di contestare le motivazioni dell’ordinanza. La vicenda, iniziata nel 2021 con la scelta della famiglia di vivere isolata in una casa nel bosco di Palmoli (Chieti), ha suscitato attenzione anche a livello politico e mediatico, con interventi critici da parte del ministro della Giustizia Carlo Nordio e della ministra per la Famiglia Eugenia Roccella, che hanno richiamato l’importanza del bilanciamento fra socializzazione dei minori e ruolo dei genitori.
La situazione resta ancora in evoluzione, con l’attenzione rivolta alle prossime udienze e alle decisioni che il Tribunale adotterà per garantire il benessere dei bambini coinvolti.






