Roma, 28 novembre 2025 – Continua a tenere banco il caso della famiglia nel bosco di Palmoli, in provincia di Chieti. A parlare ore è la legale che rappresenta i genitori, i quali pare non avessero compreso appieno il contenuto dell’ordinanza emessa dalle autorità competenti.
L’interpretazione dell’ordinanza da parte dei genitori
Dopo la sospensione della responsabilità genitoriale e le polemiche – anche politiche – che ne sono seguite, la famiglia Trevallion-Birmingham annuncia un cambio di passo. A spiegarne il senso è l’avvocata Danila Solinas, nuovo legale della coppia, che a Fanpage.it chiarisce come il presunto braccio di ferro con le istituzioni fosse in realtà il risultato di un ostacolo molto più semplice: per giorni i genitori non avevano avuto accesso a una traduzione integrale dell’ordinanza e degli atti ufficiali, redatti in un linguaggio tecnico a loro incomprensibile.
Una volta superato il blocco linguistico, afferma Solinas, la famiglia ha manifestato piena disponibilità a rispettare le prescrizioni del Tribunale, a partire dagli interventi richiesti sulla loro abitazione: l’installazione di un bagno e un piccolo ampliamento dell’immobile. Lavori che i genitori ritengono compatibili con la loro filosofia di vita e che sono pronti ad avviare immediatamente pur di poter tornare a vivere con le loro figlie.
«La nota diffusa ieri dalla famiglia è chiara: non c’è mai stata volontà di opporsi all’autorità giudiziaria», sottolinea Solinas. «La sospensione della responsabilità genitoriale è un provvedimento serio e loro ne sono perfettamente consapevoli. Il problema è che, non comprendendo la documentazione, non riuscivano ad afferrare fino in fondo richieste e tempistiche. Il mutamento di queste ore non è un ripensamento, ma la conseguenza della piena comprensione di ciò che il Tribunale ha effettivamente chiesto».
Un atteggiamento che, visto dall’esterno, era parso rigido. «In realtà – ribadisce la legale – non c’è mai stata alcuna chiusura pregiudiziale. La famiglia è coerente con il proprio stile di vita, certo, ma non ha mai inteso contrapporsi alle istituzioni».
Le prescrizioni sulla casa della famiglia nel bosco
Tra le richieste del Tribunale per i Minorenni de L’Aquila figurano i lavori sull’abitazione. «Parliamo di interventi minimi: un bagno e un piccolo ampliamento. La casa è di loro proprietà e continueranno a viverci secondo la loro filosofia, ma questo non impedisce l’adesione alle disposizioni ricevute», spiega l’avvocata.
Un altro punto sollevato dai giudici riguarda la vita di relazione delle bambine. Su questo, Solinas precisa: «Negli atti ci sono diverse lettere della madre che documentano le interazioni sociali delle figlie: rapporti con coetanei, attività con altre famiglie, contesti educativi informali. Spesso si tende a immaginare un modello familiare standard, ma qui parliamo di una scelta di vita diversa, non di isolamento. Dai documenti emerge un ambiente ricco, affettivamente solido e tutt’altro che privo di stimoli».



