Milano, 22 ottobre 2025 – Un’indagine coordinata dalla Procura di Milano ha portato all’arresto di Francesca Marenco, ex responsabile amministrativa di ActionAid Italia, accusata di aver sottratto circa 1,5 milioni di euro all’organizzazione no profit. Il denaro, proveniente da donazioni destinate a scopi benefici, sarebbe stato utilizzato per spese personali quali la ristrutturazione della propria abitazione, l’acquisto di immobili e di un’automobile.
Il meccanismo della frode e le accuse
Secondo quanto emerso dalle indagini, condotte dalla Sezione polizia giudiziaria della Guardia di Finanza e coordinate dal pm Giovanna Cavalleri, la Marenco avrebbe commesso ripetuti accessi abusivi ai sistemi informatici di ActionAid e della “Fondazione realizza il cambiamento”, di cui gestiva la tesoreria. Ha falsificato documentazioni contabili ed extracontabili, nascondendo così l’ammanco di quasi un milione e mezzo di euro, scoperto solo nel 2024 grazie ai revisori contabili PwC e ai consulenti EY Forensic.

Oltre all’appropriazione indebita, le accuse a carico della 47enne comprendono accesso abusivo a sistemi informatici e reati fiscali come dichiarazione infedele e omessa presentazione della dichiarazione fiscale, legati alla tassazione dei proventi illeciti. Già condannata per simili reati e attualmente agli arresti domiciliari per precedenti condanne, Marenco è stata nuovamente sottoposta a misura cautelare domiciliare.
Il contesto e le ripercussioni per ActionAid
Francesca Marenco era stata assunta part-time da ActionAid nel 2022, sostituendo una collega in maternità, e aveva ottenuto le credenziali per gestire il conto bancario dell’associazione. L’ente, che ha denunciato la truffa e licenziato la dipendente, ha ottenuto in sede civile il pignoramento della casa della donna fino a 2 milioni di euro a garanzia del risarcimento.
ActionAid ha assicurato che l’ammanco non avrà alcun impatto sui progetti sociali e umanitari dell’organizzazione, impegnandosi a mettere in campo tutte le risorse necessarie per chiarire responsabilità e circostanze della vicenda. L’associazione, attiva dal 1989 nel sostegno a distanza e nella lotta alla povertà, continua a promuovere la trasparenza e la tutela dei fondi destinati ai propri scopi benefici.






