Una nuova fase eruttiva sta interessando l’Etna dalla tarda serata di ieri: ecco tutti i dettagli e le valutazioni degli scienziati
È in corso sull’Etna una nuova fase eruttiva che sta interessando il cratere di Sud-Est con un’intensa attività esplosiva. L’evento, seguito attentamente dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Osservatorio Etneo di Catania, ha mostrato un andamento oscillante del tremore vulcanico prima di raggiungere valori elevati nelle prime ore di questa mattina.
Dettagli della recente attività eruttiva dell’Etna
Secondo il monitoraggio dell’INGV, la fase eruttiva iniziata ieri sera ha visto l’ampiezza media del tremore vulcanico aumentare, con un picco significativo verso le 4:40 di oggi. Durante questa fase, il vulcano ha emesso una nube eruttiva che si è dispersa principalmente in direzione nord-est, provocando la caduta di cenere lavica sulla zona di Zaffarana Etnea. L’attività è stata accompagnata da due piccole colate laviche dirette a sud e a est del cratere.
Alle 22:45 di ieri si è registrato un repentino calo del tremore vulcanico che ha raggiunto valori bassi intorno alle 3:15 di questa mattina, segno che la fase esplosiva è ormai conclusa. Attualmente, il centroide delle sorgenti del tremore si localizza nell’area del cratere di Nord-Est a circa 2.000 metri di quota. L’attività infrasonica è risultata bassa e confinata nello stesso settore.
Impatti e allerta per il traffico aereo
L’INGV ha emesso un avviso per il volo, il VONA (Volcano Observatory Notices for Aviation), che è stato innalzato al livello arancione durante la fase attiva, ma successivamente è stato abbassato al livello più basso, il verde, dopo il termine delle esplosioni. Importante evidenziare che l’attività vulcanica non ha avuto impatti sull’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania, che continua a funzionare regolarmente senza restrizioni.
Questa nuova fase eruttiva rappresenta la tredicesima manifestazione esplosiva sommitale dell’Etna negli ultimi mesi, confermando il caratteristico comportamento “stop and go” del vulcano che alterna momenti di quiete ad attività esplosiva intermittente. Gli esperti dell’INGV continuano a monitorare attentamente la situazione, pronti a fornire aggiornamenti tempestivi.






