Torino, 11 luglio 2025 – Si è svolto oggi all’ospedale Cto di Torino l’interrogatorio di garanzia di Giovanni Zippo, la guardia giurata di 40 anni arrestata per l’esplosione della mansarda in via Nizza 389, avvenuta la notte tra il 29 e il 30 giugno. L’incendio ha causato la morte di Jacopo Peretti, 33 anni, e il ferimento di altre cinque persone. Zippo, ricoverato nel reparto grandi ustionati, si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma ha fatto alcune ammissioni: “Sì, sono stato io, mi vergogno” ha detto.
Le dichiarazioni di Giovanni Zippo e l’esplosione in via Nizza a Torino
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Zippo avrebbe pianificato l’atto come una vendetta nei confronti della sua ex compagna, Madalina Ionela Hagiu, che abitava nello stesso condominio. La guardia giurata avrebbe utilizzato un liquido infiammabile per appiccare l’incendio nella mansarda dell’ultimo piano, dopo essersi impossessato delle chiavi dell’appartamento. Il gesto, ha spiegato il suo avvocato Basilio Foti, era un dispetto e non voleva provocare l’esplosione né la morte di nessuno. Tuttavia, “la situazione gli è scappata di mano“.
L’accusa per Zippo è di omicidio volontario con dolo eventuale e crollo doloso. Il vigilante ha anche inviato un messaggio alla sorella dal letto dell’ospedale, in cui si dichiara profondamente pentito: “Non so cosa mi è girato in testa, so solo che non vorrei fosse successo. Mi vergogno e non sono degno di voi“.
Il ricordo di Jacopo Peretti, vittima dell’esplosione
Jacopo Peretti, 33 anni, originario di Mazzè nel Torinese, è la vittima dello scoppio. Diplomato al liceo scientifico Newton di Chivasso e laureato in Management ed economia all’Università di Torino, lavorava nel settore della consulenza energetica. Grande tifoso del Torino, Peretti è morto travolto dalle macerie mentre dormiva nel suo appartamento.
Il ritrovamento del corpo senza vita è stato effettuato dai vigili del fuoco dopo ore di ricerche, spegnendo le speranze di amici e familiari che avevano tentato ripetutamente di contattarlo. Il dolore della comunità è profondo e il club granata ha espresso vicinanza attraverso i social.
Nel frattempo, Zippo è sottoposto a piantonamento e cure mediche; era previsto un intervento chirurgico in anestesia totale. L’interrogatorio è stato rinviato a causa delle sue condizioni di salute, come disposto dalla giudice Benedetta Mastri. Intanto, l’uomo è oggetto di numerose minacce e insulti sui social network, riflesso della rabbia e del dolore suscitati dalla tragedia.






