Arrone (Terni), 20 agosto 2025 – Una vicenda di insolita gravità ha scosso la comunità di Arrone, piccolo comune dell’Umbria. È stato infatti scoperto che la pensione di una donna deceduta veniva regolarmente erogata nonostante il suo corpo fosse stato sepolto accanto all’abitazione dove viveva con la figlia e il marito di quest’ultima. Le indagini, coordinate dalla Procura di Terni, sono in corso per far luce su questa inquietante situazione.
Ritrovamento del corpo e accertamenti in corso
La segnalazione è partita dalla figlia, che ha allertato i carabinieri dopo una lite familiare, consentendo così di individuare il cadavere. I militari dell’Arma dei Carabinieri, intervenuti sul posto, hanno constatato che il corpo si trovava in avanzato stato di decomposizione, sepolto sotto diversi centimetri di terra vicino a un muro di contenimento. L’anziana, stimata intorno ai settant’anni, viveva nella casa con la figlia e il genero, entrambi originari del sud Italia e trasferitisi da qualche tempo nel centro umbro.
Secondo i primi rilievi, la data del decesso risalirebbe a diversi mesi fa, probabilmente anche a un anno fa. Il medico legale incaricato, il dottor Massimo Lancia, eseguirà l’autopsia per determinare le cause della morte, che al momento non sembrano riconducibili a eventi violenti. La Procura ha iscritto nel registro degli indagati il marito della figlia con l’accusa di soppressione di cadavere, un reato che si distingue dall’occultamento ipotizzato inizialmente.
Indagini e ipotesi sul pagamento della pensione
Un aspetto che desta particolare interesse negli accertamenti è la continua erogazione della pensione della donna deceduta. Non è ancora chiaro da quanto tempo il pagamento sia proseguito né se il denaro sia stato effettivamente utilizzato e da chi. Le autorità stanno ascoltando familiari, vicini di casa e conoscenti per ricostruire i rapporti all’interno del nucleo familiare e comprendere eventuali responsabilità.
Gli inquirenti mantengono una linea aperta a tutte le piste, senza escludere alcuna ipotesi, ma al momento non sono state adottate misure cautelari a carico di terzi, fatta eccezione per l’iscrizione del marito della figlia nel registro degli indagati. La famiglia, originaria dell’Irpinia, si era stabilita ad Arrone da qualche tempo e la donna deceduta aveva altri figli che non convivevano con lei.
Le indagini proseguono con l’obiettivo di chiarire tempi, modalità e responsabilità di quanto accaduto, anche attraverso gli accertamenti medico-legali e l’analisi della documentazione relativa alla pensione. Nel frattempo, la comunità locale resta in attesa di ulteriori sviluppi su una vicenda che ha suscitato scalpore e sgomento nel piccolo centro umbro.






