Milano, 31 luglio 2025 – Il Tribunale del Riesame di Milano ha depositato ieri tutte le dodici ordinanze relative agli appelli presentati dalla Procura nell’ambito dell’inchiesta legata alla società Equalize, confermando un grave quadro indiziario nei confronti di tutti gli indagati, tra cui spicca la figura di Enrico Pazzali, ex presidente della Fondazione Fiera Milano e ex titolare dell’agenzia investigativa coinvolta.
Il quadro giudiziario e le decisioni del Tribunale del Riesame
La nota ufficiale firmata dal presidente del Tribunale di Milano, Fabio Roia, sottolinea come i giudici abbiano riconosciuto la fondatezza delle accuse mosse dalla Procura, evidenziando un grave quadro indiziario per tutti gli imputati. Tuttavia, è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari solo per Lorenzo Sbraccia, imprenditore immobiliare romano già detenuto per altra causa. Per gli altri, tra cui Pazzali, la richiesta di misure restrittive è stata respinta, pur senza escludere la possibilità che la Procura possa presentare ulteriori ricorsi in Cassazione.
L’inchiesta, coordinata dal pm Francesco De Tommasi con la collaborazione degli esperti del Ros dei carabinieri e della Direzione Nazionale Antimafia, ha portato alla luce un presunto sistema di spionaggio illegale e accessi abusivi a banche dati sensibili, con l’obiettivo di ottenere informazioni riservate su centinaia di persone, tra cui vip e politici. In particolare, Pazzali è stato indicato come il vertice dell’associazione per delinquere, accusata di aver realizzato dossieraggi illeciti finalizzati a ricatti e condizionamenti nell’ambito politico e imprenditoriale tra il 2019 e il 2024.
Enrico Pazzali: il profilo pubblico e il bilancio della Fondazione Fiera
La vicenda assume ulteriore rilievo alla luce della figura di Enrico Pazzali, manager milanese classe 1964, noto per la sua lunga carriera nel settore fieristico e la sua rete di rapporti nell’area politica di centrodestra. Pazzali ha recentemente chiuso il suo mandato alla presidenza della Fondazione Fiera Milano, dove ha guidato l’ente per sei anni, presentando il bilancio annuale con una crescita del patrimonio netto a 764,6 milioni di euro, nonostante un leggero calo dei ricavi e dell’utile.
Il suo ritorno alla Fondazione lo scorso giugno, dopo un periodo di autosospensione conseguente al coinvolgimento nell’inchiesta Equalize, ha suscitato attenzione. Il manager ha sempre respinto le accuse relative a dossieraggi illeciti, sostenendo di non aver mai richiesto informazioni illegali, anche in virtù della sua amicizia decennale con il presidente del Senato Ignazio La Russa, coinvolto a sua volta nei dossier.
Ora la Fondazione Fiera è in attesa di nominare un nuovo presidente, con il centrodestra che sta valutando profili come quelli di Giovanni Bozzetti, Maurizio Dallocchio e Ferruccio Resta, in vista anche delle elezioni comunali di Milano del 2027.
Il procedimento penale prosegue quindi con un quadro indiziario definito “grave” dai giudici, mentre il dibattito politico e istituzionale intorno all’operato di Pazzali e alla gestione della Fondazione resta aperto.






