Napoli, 31 ottobre 2025 – Un grave episodio di violenza si è verificato nel pronto soccorso dell’ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli, dove l’intero team sanitario è stato aggredito da un giovane paziente. L’evento riaccende l’attenzione sulla sicurezza degli operatori sanitari, spesso esposti a pericoli fisici e verbali durante il loro lavoro.
Aggressione nel pronto soccorso del Vecchio Pellegrini
Secondo la denuncia di Manuel Ruggiero, membro del gruppo Facebook “Nessuno tocchi Ippocrate”, il giovane si era presentato al pronto soccorso per un presunto trauma cranico. Dopo essersi registrato, però, è sparito dall’area di attesa e si è improvvisamente introdotto nel triage forzando le porte di ingresso. Armato di un paio di forbici, ha minacciato un’operatrice puntandole la lama all’addome senza colpirla, causando però un forte stato d’ansia.
L’aggressione non si è fermata qui: il giovane ha inveito contro un’altra operatrice e ha colpito con calci all’addome un’operatrice socio sanitaria intervenuta in difesa della collega. Solo grazie al tempestivo intervento della polizia e delle guardie giurate l’uomo è stato immobilizzato e ammanettato. Durante il trasferimento ha continuato a colpire anche un infermiere presente.
Condizioni degli operatori e sicurezza nei pronto soccorso
Nonostante l’aggressione e la pericolosità della situazione al Vecchio Pellegrini, il personale sanitario ha continuato a garantire l’assistenza dovuta ai pazienti. Gli operatori coinvolti sono stati refertati con prognosi di diversa entità, la più grave di dieci giorni per l’operatrice socio sanitaria colpita all’addome.
Manuel Ruggiero ha sottolineato come questo episodio “riaccenda l’attenzione sulla sicurezza di chi ogni giorno lavora in prima linea nei Pronto Soccorso, troppo spesso bersaglio di violenze fisiche e verbali”. In un contesto sanitario già sotto pressione, casi di aggressioni come questo evidenziano la necessità di misure di sicurezza più efficaci per tutelare chi si prende cura della salute pubblica.






