Roma, 19 dicembre 2025 – Proseguono le indagini sulla sparizione di Emanuela Orlandi, uno dei casi più intricati e irrisolti della storia italiana e vaticana. A quarantadue anni dal misterioso allontanamento della giovane cittadina vaticana, avvenuto il 22 giugno 1983, gli sviluppi degli ultimi mesi hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati di una donna accusata di aver fornito false informazioni al pubblico ministero. Si tratta di Laura Casagrande, un’amica ed ex allieva della stessa scuola di musica frequentata dalla giovane scomparsa.
L’attività degli inquirenti si concentra sulla disamina approfondita di tutti gli atti relativi alla vicenda, con particolare attenzione alle ore precedenti la scomparsa di Emanuela, che frequentava l’Accademia di Musica “Tommaso Ludovico da Victoria” nel cuore di Roma. La donna coinvolta è stata ascoltata questa mattina a piazzale Clodio, accompagnata dal suo difensore.
Laura Casagrande e il legame con la scuola di musica
Laura Casagrande è salita all’attenzione degli investigatori in relazione al caso Orlandi proprio per il suo stretto legame con la scuola di musica “Tommaso Ludovico da Victoria”, dove Emanuela studiava pianoforte, flauto traverso, canto corale e solfeggio. Casagrande era già stata ascoltata oltre un anno fa dalla Commissione bicamerale d’inchiesta che si occupa di fare luce sulla vicenda. La sua posizione è ora al centro di approfondimenti riguardo alcune dichiarazioni ritenute non veritiere.
La scuola di musica, situata in piazza Sant’Apollinare, è un luogo chiave per capire le ultime ore prima della sparizione di Emanuela, avvenuta il 22 giugno 1983 mentre la ragazza stava tornando a casa dopo una lezione. La presenza di Casagrande e il suo ruolo nelle testimonianze potrebbero offrire nuovi elementi utili per la ricostruzione degli eventi.
La vicenda di Emanuela Orlandi: un mistero senza tempo
Emanuela Orlandi, all’epoca quindicenne e residente all’interno del Vaticano, era figlia di un impiegato della Prefettura della Casa Pontificia. La giovane era impegnata negli studi musicali e frequentava regolarmente lezioni di pianoforte, flauto traverso e canto corale. Quel pomeriggio di giugno del 1983, dopo aver lasciato la scuola di musica, venne vista per l’ultima volta nei pressi della fermata dell’autobus 70 a corso Rinascimento, dove parlava con un’altra ragazza mai identificata. Da quel momento, di lei si persero le tracce.
Nel corso degli anni si sono susseguite diverse piste investigative, incluse ipotesi che coinvolgono il terrorismo internazionale, la criminalità organizzata romana come la Banda della Magliana, servizi segreti esteri e presunte coperture legate a scandali interni al Vaticano.






