È di nuovo in fuga Elia Del Grande, l’uomo che nel gennaio del 1998 sterminò la sua famiglia a Cadrezzate, nel Varesotto, nella tristemente nota “strage dei fornai“. Dopo aver lasciato la comunità di Castelfranco Emilia (Modena), dove si trovava perché ritenuto “socialmente pericoloso“, di lui si sono perse le tracce.
La strage dei fornai, la storia di Elia Del Grande
Per ricostruire la sua storia bisogna tornare a quel 7 gennaio 1998, quando all’alba, in via Matteotti, i vicini sentirono i colpi di fucile provenire dalla villetta rosa dei Del Grande, imprenditori nel settore del pane. In casa, tre vittime: il padre Enea, 57 anni, la madre Alida Frosio, 56, e il fratello maggiore Enrico, 27. Ognuno colpito da due colpi mentre dormiva. Una strage familiare che la stampa battezzò “la strage dei fornai“.
Elia, all’epoca 22enne, era scomparso. La fuga durò poco: fu fermato in Svizzera dalla polizia cantonale, mentre cercava di raggiungere Santo Domingo, dove viveva la sua compagna. Agli inquirenti raccontò che l’opposizione dei genitori alla relazione sarebbe stata la miccia che aveva acceso il gesto, dopo anni di contrasti familiari e un’adolescenza difficile.
Arrestato, confessò subito e fu condannato all’ergastolo. In appello la pena venne ridotta a trent’anni, riconosciuta la semi-infermità mentale. Durante la detenzione tentò anche un’evasione dal carcere di Pavia, ricevendo un’ulteriore condanna.
Dopo circa venticinque anni trascorsi in cella, uscì e si stabilì per un periodo in Sardegna, tornando talvolta nella sua Cadrezzate. Infine, la misura di sicurezza che lo portò nella casa-lavoro di Castelfranco Emilia, dove avrebbe dovuto restare sei mesi per una nuova valutazione. Ma Elia Del Grande è sparito di nuovo. Forse diretto verso il Varesotto o la Sardegna. E chissà quanto durerà, questa volta, la fuga.

