Milano, 4 novembre 2025 – Si è spento oggi a Milano Giorgio Forattini, uno dei più noti e influenti vignettisti italiani. Nato a Roma nel 1931, Forattini ha lasciato un segno indelebile nel mondo della satira politica attraverso le sue caricature pungenti e spesso controverse, pubblicate su testate come Panorama, La Repubblica, La Stampa e Il Giornale.
La carriera di Forattini tra satira e polemiche
Forattini iniziò la sua carriera negli anni ’70, affermandosi rapidamente come voce critica e irriverente della politica italiana. Le sue vignette, caratterizzate da un tratto graffiante e da una forte carica satirica, sono state spesso al centro di polemiche e anche di azioni legali. Tra gli episodi più noti, la querela da parte di Massimo D’Alema nel 1999, dopo una vignetta pubblicata su La Repubblica che ritraeva il leader politico nell’ambito del dossier Mitrokhin. Questa controversia portò Forattini a lasciare il quotidiano romano.
Le sue caricature hanno spesso colpito con ironia tagliente figure di spicco della politica italiana, da Bettino Craxi a Silvio Berlusconi, da Enrico Berlinguer a Romano Prodi, ritraendoli in modo macchiettistico e immediatamente riconoscibile. La sua satira non ha risparmiato nessuno, ma ha sempre mantenuto un ruolo centrale nel dibattito pubblico italiano, riflettendo le contraddizioni e le tensioni del Paese.
La vita privata e l’eredità culturale
Forattini ha vissuto a lungo a Milano, dove si è spento all’età di 94 anni. Dal 1982 conviveva con la moglie Ilaria Cerrina Feroni, capo ufficio stampa della Mondadori, con la quale ha condiviso oltre quarant’anni di vita insieme. La coppia era nota anche per la loro passione comune per l’arte e la cultura.
Nel 2023 il ricco archivio di circa diecimila vignette di Forattini è stato donato alla Triennale di Milano.
Giorgio Forattini lascia un’eredità importante nel panorama della satira italiana, un patrimonio di ironia e critica che continuerà a far riflettere e discutere anche nelle future generazioni.






