Il Tribunale fallimentare di Milano ha avviato la procedura di liquidazione giudiziale per Ki Group Holding spa, parte del gruppo bio-food precedentemente diretto dalla ministra Daniela Santanchè. I pm Marina Gravina e Luigi Luzi hanno richiesto il fallimento, coinvolgendo anche altre ex società della senatrice di FdI, come Visibilia. Santanchè è già indagata per bancarotta in relazione al fallimento di Ki Group srl e ulteriori accuse potrebbero emergere in seguito al crac di Bioera e della holding
Il Tribunale fallimentare di Milano ha avviato la procedura di liquidazione giudiziale per Ki Group Holding S.p.A., un’altra delle aziende appartenenti al gruppo bio-food precedentemente diretto dalla ministra Daniela Santanchè e dal suo ex compagno Giovanni Canio Mazzaro. La richiesta di fallimento è stata presentata dai pubblici ministeri Marina Gravina e Luigi Luzi, già coinvolti in altre inchieste riguardanti le ex società della ministra del Turismo.
Con debiti erariali e previdenziali che superano i 1,4 milioni di euro, la situazione finanziaria della società è diventata insostenibile, evidenziando un patrimonio netto negativo di oltre 6,5 milioni di euro. Questo scenario ha portato i giudici a dichiarare l’incapacità definitiva dell’azienda di far fronte alle proprie obbligazioni.
La crisi delle aziende legate a Santanchè
L’udienza di apertura della procedura di liquidazione si è tenuta il 5 giugno 2025, segnando un ulteriore capitolo nella crisi delle aziende legate a Santanchè. La ministra è attualmente indagata per bancarotta in relazione al fallimento di Ki Group S.r.l. e l’accusa potrebbe estendersi anche alla nuova procedura di liquidazione aperta per Ki Group Holding. Le inchieste riguardanti la Santanchè sono aumentate negli ultimi anni, specialmente dopo il crac di Bioera, un’altra società del gruppo.
La Ki Group Holding, attiva nel settore bio-alimentare, ha visto un progressivo deterioramento della propria situazione finanziaria, culminato nell’apertura della liquidazione. Secondo quanto emerso, la società avrebbe accumulato debiti significativi, rendendo impossibile la continuazione delle operazioni. I pubblici ministeri hanno sottolineato come la gestione delle aziende appartenenti a Santanchè e Mazzaro sia stata caratterizzata da gravi irregolarità.
I giudici Laura De Simone, Luisa Vasile e Francesco Pipicelli hanno sottolineato la “mancata soluzione alternativa della crisi e dell’insolvenza”. La liquidazione è stata richiesta dalla Procura di Milano, diretta da Marcello Viola, e dall’Agenzia delle Entrate, a causa di debiti superiori ai 400mila euro. Tentativi di pignoramento di crediti presso terzi non hanno avuto esito positivo, aggravando ulteriormente la situazione della Ki Group.
Le polemiche legate alla carriera imprenditoriale
La carriera imprenditoriale di Daniela Santanchè è stata spesso al centro di polemiche, non solo per le sue scelte politiche, ma anche per le sue attività commerciali. Canio Mazzaro, ex compagno di Santanchè, è stato recentemente condannato per evasione fiscale e altre irregolarità legate alla sua attività di imprenditore. Secondo le indagini, egli avrebbe utilizzato schemi societari complessi per evitare il pagamento delle tasse, un modus operandi che ha sollevato interrogativi sulla gestione delle aziende condivise con la ministra.